Seconda puntata sulla 15enne di Corbetta picchiata a Magenta. Parla l’avvocato della presunta vittima. Ma spunta un altro caso, una mamma: “Mia figlia subì violenza psicologica e fu costretta a cambiare scuola”
CORBETTA-MAGENTA (MILANO) – Seconda puntata sulla vicenda della 15enne di Corbetta, picchiata dalla sue compagne di classe. Sono tutte studentesse del liceo classico Quasimodo. Settimana scorsa, in esclusiva, Libera Stampa l’Altomilanese ha raccontato il fatto di cronaca. Questa settimana – lo potete leggere sul nostro giornale in edicola – pubblichiamo le novità sul caso con gli articoli di Francesco Colombo e Graziano Masperi.

15enne picchiata
Tante le novità sulla 15enne picchiata. Innanzitutto, l’inchiesta aperta dalla Procura con le ipotesi di reato a carico delle studentesse che avrebbero messo in atto il pestaggio. Sono accusate di reati molto gravi. Ma perché lo avrebbero fatto? Questa è la seconda novità. Parla l’avvocato Roberto Grittini, che difende la presunta vittima ed espone un’interessante teoria sulla violenza diffusa tra i giovani.
Un altro caso
Terza novità riguarda quello che sarebbe successo, sempre al liceo Quasimodo, a una studentessa del terzo anni di liceo linguistico. Abbiamo raccolto la testimonianza della mamma, che spiega perché sua figlia fu costretta a ritirarsi e a cambiare scuola.

In edicola
Sono moltissime le novità sul caso della 15enne aggredita e picchiata. Per leggerle, Libera Stampa l’Altomilanese è in edicola. Questa è la nostra prima pagina con l’anteprima notizie: CLICCA QUI
Sostieni la Libera Informazione
Sul nostro giornale on line trovi l’informazione libera e coraggiosa, perché noi non abbiamo padroni e non riceviamo finanziamenti pubblici. Da sempre, viviamo soltanto grazie ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti. Noi vi offriamo un’informazione libera e gratuita. Voi, se potete, dateci un piccolo aiuto.