Castano Primo, accoglienza profughi: intervista al sindaco Giuseppe Pignatiello
di Deborah Ali
CASTANO PRIMO (MI) – Guerra in Ucraina. Continua il lavoro dell’amministrazione di Castano Primo per accogliere i profughi. Abbiamo intervistato il primo cittadino, Giuseppe Pignatiello.
Sindaco, quanti profughi sono già arrivati in paese? Ne arriveranno altri?
“Al momento sono arrivati circa 25 profughi. Di sicuro ne potrebbero arrivare altri; stiamo provando, con una importante azione coordinata con il territorio dell’Altomilanese, a controllare al meglio gli arrivi in modo da gestirli e dar loro gli aiuti che servono”.
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Dove sono stati alloggiati i profughi? Avete bisogno di nuovi alloggi?
“Al momento la prima accoglienza è stata fatta da famiglie che già avevano dei collegamenti con queste realtà. Famiglie come la mia hanno scelto di fare questa prima accoglienza: ci sono diversi cittadini che hanno messo a disposizione stanze e case. Quindi al momento non abbiamo problemi in tal senso”.
Qualcuno ha già trovato un lavoro: è stato il comune a promuovere queste collaborazioni?
“Stiamo provando a lavorare con imprenditori del territorio e anche con enti nel tentativo di creare una strada possibile. Ci sono persone che puntano a tornare a casa e altre che immaginano di ricostruirsi una vita, noi proviamo a stare al fianco di entrambi con attenzione e sensibilità”.
Avete previsto delle modalità per permettere ai bambini profughi di continuare il loro anno scolastico?
“I bimbi, man mano che arrivano, iniziano subito ad andare a scuola sotto lo stretto controllo delle insegnanti e della dirigente scolastica. che devo ringraziare per tempismo, efficienza, attenzione e sensibilità. Abbiamo messo a disposizione inoltre i computer per la scuola online dall’Ucraina e nei prossimi giorni metteremo a disposizione alcune aule della Casa dei Castanesi”.
Quando arrivano, gli ucraini, devono rispettare la quarantena?
“Devono rispettare la quarantena. Alcuni hanno il Green pass altri no, devono fare i controlli presso l’ospedale di Legnano e lì, oltre al tampone, viene proposto anche il vaccino”.
Fiaccolata per la pace
Intanto, nei giorni scorsi, in paese si è tenuta una fiaccolata per la pace a cui hanno partecipato centinaia di persone. La marcia è stata promossa dall’amministrazione e dalla comunità pastorale con Anpi, con gli studenti e le associazioni del paese.