‘Rumors’ da Regione Lombardia indicano un cambio di marcia: la nuova figura avrà pieni poteri sull’ok alla superstrada Vigevano-Malpensa

10 SETTEMBRE 2018

di Ersilio Mattioni

MAGENTA (MILANO) – Una beffa. Il presidente del Parco del Ticino, Gian Pietro Beltrami, assieme all’intero Consiglio di gestione, si era dimesso lo scorso luglio proprio per evitare il commissariamento dell’ente e per poter indire le nuove elezioni tra settembre e ottobre. Invece, in estate, Regione Lombardia ha deciso che il Parco, come tutti gli altri soggetti che si occupano di tutela ambientale, rinnoveranno i propri organi nel 2019. E nel frattempo, che succede?

Un ‘regno’ di pochi mesi o il commissario

Due le ipotesi. La prima: il Parco andrà comunque al voto ma il nuovo presidente e i nuovi amministratori resteranno in carica soltanto per 9 mesi, dopodiché si terranno le elezioni come prescive la legge regionale. Surreale. Non ci sarebbe neppure il tempo di prendere in mano i dossier e studiare i problemi. Per questa la seconda ipotesi appare la più probabile: il Parco sarà commissariato. La decisione non è ancora stata presa, ma ‘rumors’ dalla Regione danno per scontato che succederà proprio quello che Beltrami e il Consiglio di gestione volevano a tutti i costi evitare: l’arrivo di un commissario che, con pieni poteri, gestirà il Parco per poco meno di un anno. E che, soprattutto, potrà prendere ogni tipo di decisione, compresa quella che riguarda la superstrada Vigevano-Malpensa. Oggi, sul progetto Anas, c’è il veto del Parco del Ticino. Ma domani? Ecco perché diventa fondamentale capire chi sarà nominato dalla Regione. Un nome in campo è quello dell’attuale presidente: Beltrami, dunque, guiderebbe l’ente per 9 mesi con un impegno formale a non ricandidarsi più nel 2019. Ma l’interessato, che ambisce a vincere le elezioni e che ha pure buone chance di successo, potrebbe non accettare.

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Il forzista Felice Sgarella in lizza

Altra ipotesi: il coordinatore magentino di Forza Italia, Felice Sgarella. Anche in questo caso, però, il suo nome figura tra i papabili aspiranti presidenti. Occhi puntati, dunque, su Raffaele Cattaneo (assessore regionale all’Ambiente in quota Noi per l’Italia), su Fabio Rolfi (assessore recisioni ufficiali, restano aperte le candidature, perché nessuno ha ancora formalmente annullato le elezioni di fine mese. Fino al 22 settembre c’è tempo per presentare la propria candidatura assieme alle firme necessarie, ma in questa situazione di massima incertezza nessuno si è finora fatto avanti. Solo il presidente Beltrami – si apprende da canali non ufficiali – avrebbe già raccolto le firme e sarebbe pronto per ufficializzare la corsa per il secondo mandato. Anche lui però, come tutti gli altri, aspetta.