Ad Arluno, nel Milanese, alcuni bar e locali non hanno posto all’esterno e i titolari si sentono penalizzati. In generale, i clienti sono diminuiti: “Dopo ogni periodo di chiusura, la gente torna lentamente a mangiare fuori casa

23 MAGGIO 2021

di Francesco Bagini

ARLUNO (MILANO) – Zona gialla e ‘coprifuoco’ ritardato, da questa settimana, alle ore 23: che effetti stanno avendo su bar e ristoranti di Arluno, nel Milanese?

Ripresa lenta

Nulli per la Trattoria Bar-Stard: “Siamo chiusi, asporto a parte. Non abbiamo possibilità di avere coperti all’esterno. Attualmente siamo penalizzati“. Il cambio di colore e l’avanzamento dell’orario di lavoro serale è irrilevante anche per la rosticceria Hellas, attiva sia a pranzo sia a cena: “Abbiamo alcuni tavoli fuori dal nostro locale, ma il problema di fondo è la mancanza di clienti rispetto al periodo pre Covid-19“.

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In attesa di caldo e fiere

Passando ai ristoranti, prova ad andare oltre la sorte avversa l’AragostAllegrA: “Pensi che qui abbiamo inaugurato proprio a febbraio 2020… Il giardino è ampio, ma purtroppo mai sfruttato a pieno. Dopo i momenti di chiusura la gente torna lentamente a mangiare fuori casa. Comunque appartengo a una categoria abituata a rimboccarsi le maniche“, chiosa il titolare. Di fianco c’è l’Hotel Rosy, che in concorrenza con i Bed&Breakfast della zona, attende con ansia il ritorno a pieno regime degli eventi in Fiera a Rho.

I bar si espandono

Capitolo bar. Il Portico può contare sullo spazio a cielo aperto sul retro, anche se, causa distanziamento, è passato da 97 a 53 posti esterni. Puro Gusto, da oltre un mese, può ricevere 24 persone sotto a un inedito gazebo del cortile interno. Per il Gentlemen’s Cafè, infine, i vantaggi del ‘coprifuoco’ si potranno valutare solo nel fine settimana, ma intanto il pub ha potuto aggiungere 4-5 tavoli adiacenti la piazza.

9.000 euro di sconto

A tal proposito il sindaco Moreno Agolli commenta ai microfoni di ‘Libera Stampa l’Altomilanese‘: “Abbiamo cercato di accogliere il maggior numero di richieste d’espansione all’esterno, sia di bar sia di ristoranti. Il tema della sicurezza e dell’accessibilità è stato lasciato alla Polizia locale. Abbiamo concesso l’uso di parcheggi, se non veniva meno, in modo eccessivo, la loro capienza“. Per scelta del Governo, ricorda il primo cittadino, gli esercizi non pagheranno la Tosap (Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche). L’ammanco per l’erario dell’ente si aggira attorno ai 9.000 euro, ma sarà ripianato dallo Stato.