Ad Arluno, nel Milanese, ripartono i settori considerati più a rischio dopo la pandemia da Coronavirus: palestre, centri estivi e il cinema. Per adeguare la sala della parrocchia, però, servono 30.000 euro

6 GIUGNO 2021

di Francesco Bagini

ARLUNO (MILANO) – Forte del netto calo dei contagiati da Coronavirus (5) e dell’incremento delle vaccinazioni (46,33% della popolazione), Arluno, nel Milanese, riparte. Riaprono infatti anche quei luoghi considerati più a rischio: palestre, centri estivi e (da settembre) il cinema.

Il centro estivo

Per quanto riguarda l’estate dei più piccoli, il Comune sta definendo il programma con l’Istituto Comprensivo Pellico e con la Cooperativa Accento. Lunedì 24 maggio il dirigente scolastico Alessandra Grassi, l’assessore Adriana Carnazzola e un referente della cooperativa hanno stilato date e luoghi. Le attività rivolte agli alunni della primaria si svolgeranno dal 9 giugno al 6 luglio nel plesso Pellico. Dal primo luglio avranno inizio le iniziative per i bambini dell’Infanzia alla scuola Girola. In questi giorni anche l’ASD Arluno Calcio 2010 ha confermato la volontà di organizzare un proprio ‘summer camp’. La società rossoblù fornirà maggiori dettagli la prossima settimana.

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Il cinema

Dopo mesi di silenzio, s’intravvede la ripartenza della Sala della Comunità – Cinema Sant’Ambrogio, di proprietà parrocchiale: “Per la riapertura della sala è necessario che gli ambienti siano conformi alle richieste in materia di sicurezza“, scrive il nuovo gruppo di volontari che gestisce il cinema. “Valutazioni tecniche hanno mostrato l’urgenza di compiere grossi interventi d’adeguamento“. Gli aiutanti di don Giacinto chiedono dunque un sostegno, anche economico: “Il costo dei lavori è alto. Si aggira attorno ai 30.000 euro“.

La palestra

Intanto giovedì 27 maggio ha riaperto i battenti la palestra FitActive di via Enzo Ferrari 31. Inaugurata nel febbraio di 12 mesi fa, proprio alla vigilia del dilagare del Covid-19, aveva dovuto chiudere l’ultima volta il 25 ottobre 2020. La ripresa delle attività, consentita da lunedì 24 maggio, è avvenuta con qualche giorno di ritardo. Perché? “Abbiamo sanificato ogni centimetro. Volevamo essere pronti al 100%“, spiegano alla reception. In queste prime settimane c’è stata una coda costante all’ingresso: “Indice della voglia di riprendere gli allenamenti. C’è meno preoccupazione rispetto alla ripartenza post lockdown. Gli accessi sono però contingentati: 90 persone all’ora. La capienza massima sarebbe doppia“. La palestra funziona in modo completo. Restano per il momento ancora ‘off limits’ le docce e il solarium.