Stalker corbettese all’assalto della casa della sua ex e gliela devasta: arrestato, va ai domiciliari

di Attilio Mattioni

MARCALLO/CORBETTA (MILANO) – Centinaia di messaggi minacciosi sul cellulare della ex fidanzata e poi un vero e proprio raid a Marcallo, dove ha sfondato la porta della casa dove la ragazza vive con i genitori e il figlio di 4 anni, sfasciando tutto quello che gli capitava a tiro. Un vero e proprio assalto.

Stalker ai domiciliari

È così finito agli arresti domiciliari, E. C, 30 anni, residente a Corbetta, che, secondo gli inquirenti, fin dallo scorso mese di giungo aveva preso di mira la propria ex (una 23enne marcallese) per convincerla a tornare insieme a lui. Nonostante i ripetuti rifiuti della giovane, l’uomo non si è arreso ma è stato a partire dallo scorso 5 febbraio che la situazione è precipitata.

L’incursione in casa

Per tutta la notte tra il 5 e il 6 febbraio, il 30enne ha letteralmente tempestato la sua ex con messaggi minacciosi, poi il giorno dopo ha deciso di passare dalle parole ai fatti: si è presentato davanti alla porta dell’abitazione dove la ragazza vive con i genitori e siccome lei non voleva farlo entrare ha sfondato l’uscio di casa. Una volta dentro, ha iniziato a sfasciare ogni oggetto che gli capitava sotto tiro e a minacciare i genitori della 23enne, una coppia sulla cinquantina.

Il tentativo di suicidio

Poi è andato in cucina, ha rotto una tazza e ha minacciato di suicidarsi tagliandosi le vene. Alla fine se n’è andato ma, due giorni dopo, è tornato e ha tamponato l’auto della madre della sua ex, parcheggiata sotto casa. A quel punto è scattata la denuncia per stalking, minacce, violazione di domicilio aggravata e danneggiamenti.

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Agli arresti domiciliari

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, Alessandra Del Corvo, su richiesta del pubblico ministero ha disposto per l’uomo gli arresti domiciliari nella sua casa di Cornetta e gli ha vietato ogni contatto, anche telefonico, con l’ex fidanzata e con i suoi famigliari. Se l’uomo non obbedirà a quanto deciso dal magistrato, gli arresti domiciliari si trasformeranno in un soggiorno in cella.

Voleva vedere il figlio di 4 anni

Secondo quanto si è potuto apprendere, il 30enne corbettese (che è difeso da un noto penalista, l’avvocato Roberto Grittini, con studio ad Abbiategrasso) ha detto di aver agito non tanto per ricominciare la relazione sentimentale con la ragazza ma per poter vedere il figlio di 4 anni, avuto appunto con l’ex fidanzata.