Boom di malattie rare a Turbigo, nel Milanese, dove le opposizioni chiedono un’indagine epidemiologica per tutelare la salute dei cittadini. L’amianto della Centrale, gli aerei di notte e i corsi d’acqua inquinati. Scatta l’allarme

di Deborah Ali

TURBIGO (MILANO) – Vent’anni di disastri, di incapacità politica e di negazionismo rispetto ai problemi. E’ questo, in estrema sintesi, il quadro a tinte fosche che l’opposizione di ‘SìAmo Turbigo’ ha tracciato durante l’ultimo consiglio comunale. Al centro del dibattito la salute pubblica dei cittadini, tema che la giunta di Fratelli d’Italia sembra ignorare. Al punto che se n’è parlato solo ed esclusivamente grazie alla mozione presentata dalla minoranza sul boom di malattie.

Boom di malattie rare

Il capogruppo d’opposizione, Renata Cerutti, ha fatto notare che in paese si registra un boom di malattie rare, dovute probabilmente all’inquinamento atmosferico, a quello delle acque e a quello acustico. Di che genere di malattie stiamo parlando? C’è un solo modo per scoprirlo: chiedere un’indagine epidemiologica sul comune di Turbigo. Richiesta che le giunte degli ultimi vent’anni anni non hanno mai avanzato e l’attuale amministrazione del sindaco Fabrizio Allevi non fa eccezione. Ma i consiglieri di minoranza non mollano: per salvaguardare il benessere di tutti i residenti chiedono ufficialmente al sindaco di contattare gli enti preposti, affinché quello studio venga effettuato al più presto.

Un paese inquinato

Il capogruppo Cerutti ha spiegato: “A Turbigo vi è una elevata incidenza di malattie rare; tale situazione merita un adeguato approfondimento. Considerando che il nostro comune è sorvolato dai velivoli in atterraggio e in decollo da Malpensa, anche nelle ore notturne, esponendo i cittadini turbighesi a forti disagi da più di vent’anni. I corsi d’acqua che attraversano Turbigo presentano un diffuso stato di degrado, che si è accentuato negli ultimi anni. Nel comune si sono verificati molteplici casi di malattie amianto correlate. Infine, negli anni si sono riscontrati casi di patologie rare, che hanno colpito anche persone di giovane età”.

I risultati dell’indagine di Arpa

Per contrastare questo boom di malattie l’opposizione pretende un’indagine epidemiologica. Ma a chiederla sono anche tantissimi cittadini. Finora, l’unica cosa certa è che Arpa ha registrato un inquinamento acustico (problema irrisolto da anni), imputabile proprio agli aerei, superiore a 60 decibel, quando il limite diurno è di 55 e quello notturno di 45 decibel”. Per l’inquinamento atmosferico e per quello delle acque, però, bisognerà aspettare.

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