Si chiude nel peggiore dei modi l’amministrazione Lega-Forza Italia: 4 liste di centrodestra alle elezioni di giugno 2016, mentre il centrosinistra corre unito e i 5 Stelle non si presenteranno. In campo anche l’ex assessore leghista Dario Nicola, che punta a costruire una civica capace di ‘rubare’ voti un po’ ovunque. Sarà lui il candidato sindaco? Pare di sì
2 APRILE 2016
BUSCATE (MILANO) – Elezioni a Buscate: l’assessore al Bilancio Dario Nicola rompe gli indugi e decide di correre da solo alle Comunali di giugno 2016, con una nuova lista civica, quindi senza simboli di partito. La decisione arriva dopo la rottura di Nicola (circa due settimane fa) con la Lega Nord, movimento al quale era iscritto e con il quale era stato eletto alle scorse amministrative del 2011. Alla base dello strappo con i dirigenti del Carroccio la divergenza di opinioni circa la strategia da adottare in vista delle Comunali: Nicola vuole tentare di nuovo un’alleanza con il centrodestra moderato – la stessa con la quale l’attuale giunta che governa Buscate vinse le elezioni 5 anni fa -mentre il referente della Lega Nord locale, l’assessore Valeriano Ottolini, ha chiuso le porte ad ogni tipo di accordo con Forza Italia e ha scelto di sostenere la lista civica ‘Obiettivo Comune’, capeggiata da Sabrina Scarioni.
Duro il comunicato stampa con il quale Nicola spiega la sua decisione in vista delle amministrative (per leggerlo in versione integrale clicca qui): “I miei sforzi di continua ricerca della mediazione al’interno della giunta buscatese, in questi anni, non hanno avuto successo, il mio disagio è stato in molti casi evidente e forte. Ciononostante ho continuato il mio lavoro di concretezza nella azione amministrativa per rispetto nelle istituzioni e nella fiducia in me riposta dai cittadini che ci hanno votato per questo mandato. Per questo motivo mi sono staccato dal movimento leghista buscatese ,non rinnovando più volontariamente la tessera già ad inizio 2016. Ora per necessità e coerenza devo intraprendere un cammino diverso anche rispetto a questa amministrazione, pur confermando che personalmente intendo portare a termine il mandato elettorale per ragioni di rispetto nelle istituzioni”.
A breve sarà ufficializzato il simbolo della lista di Dario Nicola, i nomi dei candidati consiglieri e del candidato sindaco, che potrebbe essere proprio lui. In ogni caso l’intenzione è quella di creare una squadra competitiva, composta da personalità di spicco del mondo dell’imprenditoria e dell’associazionismo. Una lista non di bandiera, quindi, ma fatta per competere a tutti gli effetti con le altre formazioni.
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Dunque volano gli stracci nel centrodestra, considerato che l’esperienza di governo della giunta Pisoni, sostenuta appunto dalla maggioranza Lega-Forza Italia, si sta concludendo nel peggiore dei modi. Almeno politicamente: continue rivendicazioni tra alleati, recriminazioni, litigi e parole pesanti. Storia di un’alleanza – sussurrano in tanti, nel palazzo – che non ha funzionato già dal primo anno di amministrazione. Ora la partita elettorale è apertissima, 5 le liste in campo. La prima è quella di ‘Obiettivo Comune’, guidata dalla coppia Ottolini-Scarioni. Poi la lista civica del vicesindaco Fabio Merlotti, che sta cercando di attrarre consensi e candidati da tutti gli schieramenti. C’è la lista di Dario Nicola, quella di Forza Nuova e, infine, il centrosinistra unito sotto il nome di ‘Buscate Possibile’, che questa volta ha davvero la possibilità di vincere e di strappare il paese dall’egemonia del centrodestra.
La vera incognita saranno i candidati sindaci: ancora nessuna lista ha ufficializzato il nome di chi correrà per la massima poltrona di Buscate. Per il centrosinistra si sussurra il nome dell’attuale capogruppo Giovanni Calloni, massimo riserbo – invece – per tutte le altre liste. E i 5 stelle? Per ora, non pervenuti: pare che in paese non ci sia nemmeno una sezione del movimento e che nessuno sia interessato a raccogliere il consenso. E così la sfida, con tutta probabilità, sarà tra 4 liste di centrodestra e una di centrosinistra. Sarà una battaglia all’ultimo voto.