Nessuno ne sapeva nulla, nessuno si è accorto di nulla. Eppure 40 extracomunitari, pakistani e nordafricani, hanno vissuto stipati in una palazzina della centralissima via Ugo Foscolo, a due passi da piazza Lombardia. Uno spaccato del centro storico di Busto Garolfo, dove regna il degrado
1 LUGLIO 2016
BUSTO GAROLFO (MILANO) – 40 extracomunitari, pakistani e nordafricani, stipati in una palazzina senza che nessuno ne sapesse nulla. Non siamo in periferia, ma nella centralissima via Ugo Foscolo, che dista si e no 100 metri da piazza Lombardia. Uno spaccato del centro storico di Busto Garolfo di cui i cittadini erano completamente all’oscuro e che dimostra in che situazione di degrado e abbandono versi il cuore del paese. Al di là delle foto in alto che testimoniano come le abitazioni di via Ugo Foscolo siano colpite dall’incuria, a spiegarci meglio la storia è una residente. “La situazione è degenerata nel giro di due anni – ci confida esasperata una bustese che vive nella corte – le case che vedete sono state affittate a cinque nordafricani, che ben presto hanno approfittato della situazione per subaffittare i locali ad altri 40 extracomunitari”.
Le condizioni di vita di questi stranieri di sicuro non erano delle migliori, anche perché gli spazi sono ridotti all’osso e le cantine e i cortili sono stati riempiti di ogni genere di immondizia, oltre ad aver popolato la corte di ratti, scarafaggi e scorpioni. “Erano tutti qui senza che il Comune ne sapesse nulla – continua la cittadina – perché qui risultavano residenti solo in 5. Questi – prosegue la donna – hanno subaffittato per 100 euro al mese ad altri 40 pakistani. Tutto questo è accaduto due mesi fa. Abbiamo chiesto spiegazioni anche ai funzionari del Comune, che non sapevano cosa fare. Quel che so e che mi hanno confermato, è che questa non è solo una situazione che dovrà gestire la proprietà, ma è una cosa di cui deve occuparsi anche il sindaco Biondi”.
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Il primo cittadino, in effetti, ha tra i suoi compiti anche quello di vigilare sull’igiene e sulla salute pubblica. “Non c’è bisogno di ospitare altri profughi, ce li abbiamo già in casa, solo che nessuno lo sa” – commenta sarcastico un cittadino. E forse qualcosa si sta muovendo in questi giorni: la giunta ha emanato un’ordinanza urgente antidegrado per impedire ai proprietari degli immobili fatiscenti di lasciare nell’incuria le loro strutture comminando, laddove necessario, sanzioni fino a un massimo di 500 euro. E mentre la Parrocchia e il Comune si preparano ad accogliere un gruppo di profughi inviati dal Prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, i residenti di via Ugo Foscolo sono pronti ad intraprendere una battaglia legale con il Comune nel caso in cui nessuno faccia qualcosa per risolvere la situazione. “Lo dico anche per le 40 persone che hanno vissuto in questo palazzo – conclude la cittadina – perché non è dignitoso vivere come delle bestie in una casa”. Abbiamo mandato una mail al primo cittadino per chiederle conto del problema: per ora, nessuna risposta. Vedremo se dal municipio arriveranno dichiarazioni.