I legali del capo della polizia locale diffidano i giornalisti: avete riportato informazioni imprecise

di Attilio Mattioni

Il comandante dei vigili Antonello Grassi va al contrattacco nella vicenda della presunta denuncia che sarebbe stata presentata contro di lui dall’ex assessore alla sicurezza Patrizia D’Elia. Parliamo di ‘presunta denuncia’ perchè i legali di Grassi, in una lettera formale dove chiedono la rettifica di alcune notizie pubblicate dal nostro settimanale, non usano mezze misure: “Sono comparsi (nelle settimane scorse, ndr) articoli sulla persona del nostro assistito – scrivono gli avvocati Alessandro Franceschini e Anna Concoreggi, (che rappresentano il responsabile della Polizia Locale di Busto Garolfo e Arconate) – riportanti presunti accadimenti e la notizia di “rinvio a giudizio” (termine per la verità mai utilizzato dal nostro settimanale, ma solo da un’altra testata giornalistica) del mio assistito per fatti di rilevanza penale. Tale circostanza non corrisponde in alcun modo alla realtà”. Il riferimento è a una serie di articoli che hanno dato conto di una presunta denuncia presentata da Patrizia D’Elia nei confronti di Antonello Grassi, in riferimento a un’accesa discussione che ci sarebbe stata tra i due all’indomani delle elezioni amministrative che videro la sconfitta della lista dell’ex sindaco Pirazzini, della quale la D’Elia faceva parte. Secondo i legali del comandante Grassi “la redazione ha di tutta evidenza tratto tale inveritiera notizia da fonti inattendibili e non ha provveduto ad eseguire le doverose verifiche prima di una pubblicazione di un dato che per sua natura porta danno alla persona del nostro assistito, pubblico ufficiale”. In effetti nessun magistrato ha mai nemmeno chiesto il rinvio a giudizio di Grassi e quindi i legali del capo della polizia locale diffidano i giornalisti: avete riportato informazioni imprecise Caso Grassi, la parola al comandante dei vigili: “Mai rinviato a giudizio”, il giallo della denuncia non è materialmente possibile che questo rinvio a giudizio ci sia stato. Oltretutto non si sa nemmeno se e in che termini la denuncia (o l’esposto, anche questo non è chiaro) presentato dalla D’Elia sarà preso in considerazione da parte dell’autorità giudiziaria. Insomma, allo stato dei fatti Antonello Grassi, come precisato dai suoi legali, non ha nessun carico pendente nè una richiesta di rinvio a giudizio nè tantomeno un rinvio a giudizio.