Cani aggressivi, a Magenta un pitbull azzanna e ferisce un cagnolino. I padroni non ci sono, il cane spesso gira libero per la città. Inutili finora le segnalazione alla Polizia locale. La moda del cani ‘cattivi’ si diffonde. Negli Anni ’90, in consiglio comunale, fu approvata una mozione sulle museruole obbligatorie. Ma oggi cani e gatti contano più delle persone. L’Occidente mestamente tramonta
MAGENTA (MILANO) – Cani aggressivi, l’ultimo episodio ai danni di un cagnolino è avvenuto all’interno del parco dell’Ossario, a Magenta. E ha riacceso i riflettori sui cani di grossa taglia, spesso aggressivi, che rappresentano un pericolo per l’incolumità delle persone. Non sarà il caso che raccontiamo, ma ormai quella di possedere un cane ‘cattivo’ sembra quasi una moda.
Cani aggressivi
“Stavo passeggiando con i miei due cani, che tenevo al guinzaglio, quando all’improvviso dalla recinzione della ferrovia è spuntato un pitbull che ha aggredito uno dei miei cani”. Comincia così il racconto del padrone dell’animale ferito. Altri dettagli: “Il mio cane ha riportato alcune ferite che stiamo valutando: ovviamente, essendo al guinzaglio, ha avuto la peggio”.
Il precedente
Quello che però preoccupa, oltre in generale ai cani aggressivi, è che quel pitbull non è nuovo a episodi del genere. “Il cane libero vive in via Cattaneo e i proprietari lo lasciano regolarmente andare”, spiega il magentino. Che poi aggiunge: “So che questa situazione è stata segnalata varie volte alle autorità, ma evidentemente non ci sono state azioni atte a impedire il protrarsi della cosa”.
L’allarme
Fortunatamente l’aggressione è non stato mortale: il cane ferito non è in pericolo di vita. Ma sorge spontaneo chiedersi: se al suo posto ci fosse stato un bambino? Non tenere i cani al guinzaglio è contro la legge, si rischiano sanzioni salate e, soprattutto, si possono causare danni seri agli altri.
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La moda
Negli ultimi anni si sono moltiplicati i padroni di cani aggressivi. E del resto i numeri che vengono dagli allevamenti non sono per nulla incoraggianti: in tantissimi, soprattutto giovani ‘bulli’, vogliono un cane ‘cattivo’ con il quale passeggiare per le città. Le conseguenze di questa moda possono essere devastanti.
La curiosità
A Magenta negli anni ’90 l’allora consigliere de ‘La Margherita’, Nicola Branca, portò all’attenzione dell’aula una mozione per chiedere la museruola obbligatoria per i cosiddetti ‘cani da combattimento’. Le sue argomentazioni furono così convincenti che la mozione fu votata dalla destra, del centro e dalla sinistra. Passò all’unanimità.
La decadenza
Da allora sono trascorsi più di vent’anni e i cani – gli animali in generali – sono diventati più importanti delle persone. Le bacheche di Facebook ne sono un esempio: tutti postano le proprie foto con cani e gatti. E mentre fioccano i ‘like’, l’Occidente mestamente tramonta.