Clamoroso retroscena sulla coca nell’auto della comandante Vismara: emerge il ruolo di esponenti delle Forze dell’ordine. Svolta nelle indagini?
15 NOVEMBRE 2020
CORBETTA (MILANO) – E’ clamoroso quanto sarebbe emerso dall’interrogatorio del capo dei vigili di Corbetta, nel Milanese. Lia Gaia Vismara – indagata per detenzione e spaccio di droga – è stata interrogata dal Pubblico ministero titolare delle indagini, Gianluca Prisco, mercoledì 11 novembre in Procura a Milano.
Vismara indica una nuova pista
La comandante Vismara avrebbe indicato una nuova pista, che chiama in causa alcune dichiarazioni, messe nero bianco e finite in un verbale, di un appartenente alle Forze dell’ordine. I magistrati inquirenti, dopo circa 45 minuti di un’asfissiante botta e risposta, avrebbero dunque sospeso l’interrogatorio per approfondire questo inquietante filone, che ancora una volta getta un’ombra sinistra sul comportamento di alcuni Carabinieri.
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I dubbi
La notte del ritrovamento di 5 grammi di cocaina nell’auto di Vismara – il 5 gennaio 2020 – chi avvisò i Carabinieri di Bollate? E perché, della medesima operazione erano informati anche altri Carabinieri in servizio nel nostro territorio? Una trama complessa, fatta di depistaggi, errori, messaggi sui telefoni cellulari, strane telefonate, verbali e rapporti.
L’appello
Anche per questo l’avvocato Roberto Grittini, che difende la comandante, lancia un appello agli esponenti delle Forze dell’ordine: “Se qualcuno conosce altri dettagli di questa vicenda, è venuto il momento di parlare. Le persone oneste non possono continuare a tacere, perché vorrebbe dire giustificare bugie e manchevolezze. Presto o tardi la verità emergerà comunque”.