Il Comune dovrà pagare 6.000 euro di stipendi arretrati a 4 ex dipendenti. Il tribunale ha trovato una mediazione tra le parti e ha dettato le condizioni dell’accordo

di Deborah Ali

CASTANO PRIMO (MILANO) – 4 ex dipendenti del Comune fanno causa al municipio e ora l’Amministrazione dovrà sborsare 6.088,68 euro. La vicenda inizia nel 2015, quando alcuni degli ex responsabili degli uffici di Villa Rusconi decidono di portare il Comune davanti al giudice del lavoro. Il motivo? Una questione di soldi: gli ex impiegati pretendono che il Comune gli riconosca l’intera ‘indennità di risultato’, ovvero un premio economico aggiuntivo rispetto allo stipendio base, legato agli obiettivi raggiunti nell’anno precedente.

La storia dei 4 ex dipendenti

Il segretario comunale, Lorenzo Olivieri, nega però la richiesta per ragioni tecniche: in primo luogo l’inquadramento giuridico dei dipendenti non consentirebbe l’erogazione di quel premio e, inoltre, mancherebbero gli indicatori matematici per poter calcolare l’esatto ammontare della somma. Il sindaco Pignatiello, per tentare una mediazione, propone subito ai suoi ex dipendenti (che ora non lavorano più a Castano) il 30% dell’indennità richiesta, ma loro rifiutano.

Il Tribunale di Milano propone un accordo

È così che nasce il contenzioso civile in Tribunale a Milano: il giudice valuta subìto congrua l’offerta avanzata dal Comune, ma gli impiegati recalcitranti decidono di andare avanti nel contenzioso. Dopo 6 udienze, l’ultima delle quali si è svolta il 30 settembre 2022, gli ex responsabili decidono di chiudere la vertenza giudiziaria e accettare la proposta del municipio di vedersi riconosciuto il 30% dell’indennità di risultato.

Il sindaco parla dei 4 ex dipendenti

“Abbiamo approvato – commenta Pignatiello – l’atto di conciliazione e si riconoscono ai 4 ex responsabili 6.088,68 euro. Loro, però, dovranno pagare le spese legali, visto che di fatto hanno perso”. Spiega poi il primo cittadino: “Nel 2015, secondo il segretario comunale, non era possibile procedere alla liquidazione degli obiettivi del 2014 e, dunque, alla corresponsione dell’indennità di risultato. Tuttavia si cercò una soluzione che andasse comunque incontro ai responsabili. Avevamo proposto la liquidazione del 30%, ma questo non fu accettato dagli interessati, che hanno quindi fatto ricorso al giudice del lavoro”.

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Rimborso anche per gli altri dipendenti

Considerato l’esito della vertenza, l’amministrazione ha ritenuto corretto riconoscere nella stessa misura il premio anche agli ulteriori due responsabili dell’epoca, uno in pensione e uno ancora in servizio, che non hanno partecipato alla causa. “Questo – conclude il sindaco – in ragione di un’esigenza di giustizia interna tra il personale del Comune”.