Tra i grandi atenei si conferma al primo posto Bologna, Pavia cala maresta quarta, fanalino di coda la Federico II di Napoli

8 LUGLIO 2018

di Francesca Ceriani

MILANO – Come ogni anno il Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) ha stilato la classifica delle università italiane, statali e no. Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario italiano attraverso la valutazione degli atenei (divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente alle strutture disponibili, ai servizi erogati, al livello di internazionalizzazione e alla capacità di comunicazione 2.0. Ogni università, calcolando la media dei risultati ottenuti in ciascuna categoria, ha ottenuto un punteggio, per un massimo di 100 punti.

I mega atenei statali

La prima classificata tra i mega atenei, per il nono anno consecutivo, è Bologna, con un punteggio di 91,2 su 100, totalizzando 102 punti su 110 nella categoria ‘internazionalizzazione‘ e 100 su 110 in ‘comunicazione e servizi digitali‘. A seguire troviamo Firenze, Padova e ‘La Sapienza’ di Roma. L’università degli Studi di Milano si trova in ottava posizione, con mediocri risultati nelle categorie ‘servizi‘ (71/110) e ‘borse di studio‘ (74/110). Ultima classificata la ‘Federico II’ di Napoli, con un punteggio di 72,4 su 100 (guadagna un triste 66/110 nella sezione ‘strutture’).

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I grandi atenei

L’università di Perugia guadagna la prima posizione nella classifica dei grandi atenei, con ben 93,8 punti, raggiungendo il punteggio massimo di 110 nella categoria ‘comunicazione e servizi digitali’. A seguire l’università della Calabria, quella di Parma e Pavia, che scende in quarta posizione con 87,8 punti su 100.

Le università ‘minori’

La migliore università italiana è quella di Siena, inserita tra le università di ‘grandezza media’: con 99 punti su 100 svetta su tutte le altre università del Bel Paese. Dopo l’ateneo toscano troviamo Sassari (98/100), Trento (96,8) e Trieste (91). Ultime, anche in questa categoria, due università campane: la ‘Parthenope‘ (72 su 100) e l’Orientale di Napoli (70,8). Nella classifica dei ‘piccoli atenei’ si piazza al primo posto l’università di Camerino (91,4 su 100), seguita da Foggia (87,6), Cassino (84,6) e Teramo (83,6).

I politecnici

Il politecnico di Milano, con 91,2 punti su 100, guadagna il primo posto della categoria, con ben 106 punti su 110 nella sezione ‘borse di studio’ e 101 punti per l’internazionalizzazione. Medaglia d’argento per la ‘Iuav’ di Venezia (89), seguita dal politecnico di Torino (84,8) e Bari (83).

Le università private

Medaglia d’oro alla ‘Bocconi‘ di Milano: con 95,6 punti su 100 occupa il primo posto tra i grandi atenei non statali,seguita dalla ‘Cattolica‘ di Milano (87,6). Prima classificata per i ‘medi atenei non statali’ è la Luiss di Roma, con 89,5 punti (con 110 su 110 nella categoria ‘borse di studio’), seguita dalla Lumsa di Roma (83,8) e dallo Iulm di Milano, con 83,4 punti (basso il punteggio per le ‘borse di studio’: solo 66 punti su 110). A vincere il primo posto nella classifica dei ‘piccoli atenei’, con un punteggio di 106 su 120, è Bolzano, che raggiunge il punteggio massimo di 110 in ben due categorie (‘internazionalizzazione’ e ‘servizi’) e prende 109 su 110 nell’ambito della ‘comunicazione e servizi digitali’. Il ‘San Raffaele’ di Milano, con 80 punti su 120, si piazza in quinta posizione tra i piccoli atenei.