Fioccano dubbi e anomalie sulla droga – 3 grammi di coca – nell’auto della comandante della Polizia locale di Corbetta, Lia Gaia Vismara. A Baranzate, il capo dei vigili non passava per caso da una stradina buia e isolata. Stava uscendo da una palestra, dopo aver disputato una partita di pallavolo con i suoi colleghi. Uno di loro le ha giocato un brutto tiro?

5 GENNAIO 2020

di Ersilio Mattioni

CORBETTA (MILANO) – Qualcosa non torna. E adesso l’avvocato Roberto Grittini – che difende la comandante dei vigili di Corbetta, Lia Gaia Vismara, fermata a Baranzate con 3 grammi di cocaina in auto – vuole andare fino in fondo. Secondo il legale, “Vismara è stata incastrata e la Procura deve indagare per capire chi è stato”. Ecco il punto. La comandante, è vero, ha qualche nemico, ma chi tra loro è così scaltro e potente, al punto da essere in grado di piazzare la droga nell’auto, di far arrivare una soffiata ai Carabinieri e poi far pubblicare la notizia sul Corriere della Sera, cioè sul primo giornale italiano? Nei prossimi giorni vi racconteremo alcuni retroscena esclusivi. Intanto ordiniamo i fatti.

La sera della perquisizione: il retroscena

E’ la notte tra il 3 e il 4 gennaio, quando i Carabinieri di Bollate fermano la comandante dei vigili corbettesi nel comune di Baranzate per quello che viene definito “un controllo di routine”. Secondo il Corriere della Sera, a insospettire e militari sarebbe l’atteggiamento di Vismara, che si aggira a tarda ora in una stradina buia e isolata, da sola. Ma questo non è vero. La comandante si trova in via Merano a Baranzate perché lì c’è una palestra: è andata a giocare a pallavolo con la squadra della Polizia locale e dopo l’allenamento gli agenti si sono fermati in palestra per una piccola festa. All’uscita tutti vanno verso le proprie auto e rincasano. Vismara però, appena partita, viene fermata dai Carabinieri, che a colpo sicuro, alzando un tappetino, trovano 3 grammi di cocaina. Non segue alcuna perquisizione completa all’interno del veicolo. La comandante ha con sé il borsone da palestra, ma il bagagliaio dell’auto non viene neppure aperto.

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Indagini sugli ex colleghi

Il racconto della sera della perquisizione è solo una delle moltissime anomalie di questa storia: le altre verranno rese note nei prossimi giorni. Intanto si indaga sugli ex colleghi della comandante. Due di loro, in particolare, sono sospettati di aver orchestrato una vendetta contro il loro capo, considerata tanto brava quanto inflessibile.