I genitori della 12enne scomparsa a Corbetta, nel Milanese: “L’abbiamo portata con noi ovunque, ha vissuto fino in fondo”.

8 MARZO 2020

di Attilio Mattioni

CORBETTA (MILANO) – Serenità e una forza d’animo che lasciano letteralmente senza parole. Questo è quello che si respira nella casa dei genitori di Emma, la ragazzina di 12 anni che ci ha lasciato la settimana scorsa per un arresto cardiaco.

Il racconto

Il dolore di mamma Ernestina e papà Christian traspare dai loro occhi, ma le loro parole sono stupefacenti: “Emma aveva una gravissima cerebropatia – a parlare è il papà – ma, pur non potendo comunicare nel senso comune del termine, esprimeva una pura gioia di vivere: glielo leggevi nello sguardo. Il suo silenzio trasmetteva gioia”.

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Casa su misura

Ernestina e Christian sono seduti nel soggiorno della loro casa di Corbetta, studiata su misura per Emma, senza barriere architettoniche e con un ascensore che porta direttamente nell’appartamento, dove vivono con gli altri tre figli: Emanuele di 15 anni, Elisa di 10 e la piccola Eva, che ha solo 3 anni.

In giro per il mondo

“Emma ha avuto dodici polmoniti nei primi anni di vita – racconta la mamma – e ha subìto diversi interventi chirurgici, nella maggior parte dei quali ha rischiato la vita. Non poteva muoversi, ma noi l’abbiamo portata dappertutto: in aereo, sulla neve, davanti alle acque dell’oceano; l’abbiamo portata anche a Disneyland Paris. Per noi è sempre stata come i suoi fratelli. La vita va vissuta: non ne avrebbe avuta un’altra e noi non sapevamo quanto tempo avrebbe avuto a disposizione”.

Le difficoltà

Anche quando gli occhi di Ernestina e Christian si velano di lacrime, quello che trasmettono non è mai disperazione, ma serenità. Il loro racconto non è mai improntato al rimpianto o alla commiserazione, ma sempre alla positività. “Certo – racconta Christian – le difficoltà ci sono state e sono state tante, ma Emma non ha vissuto sotto una campana di vetro: è riuscita a compiere tutto il percorso scolastico, circondata da un amore incredibile. Lei viveva per l’amore che la circondava e che sapeva suscitare negli altri: senza dire nulla, ha creato tanto attorno a sé”.

La forza

Quello che maggiormente meraviglia, nel racconto dei due genitori, è la forza d’animo, la naturalezza con la quale raccontano due vite, la loro e quella della loro ragazzina, davvero eroiche. Parlando con Ernestina e Christian, si viene spesso colti da un senso di inadeguatezza: si resta letteralmente senza parole, soprattutto quando raccontano con toni e parole normali episodi di vita famigliare assolutamente straordinari.

“Abbiamo provato a essere alla sua altezza”

“Noi – ci dice Ernestina, salutandoci – per tutta la vita abbiamo cercato di essere all’altezza di Emma”. Uscendo da casa loro, l’unica certezza che ci portiamo via, oltre a un’ammirazione smisurata per queste due persone, è che per chiunque di noi sarà molto difficile essere alla loro altezza.