Nella notte tra il 6 e il 7 gennaio, nella piccola Soriano, frazione di Corbetta, nel Milanese, un gruppo di vandali ha devastato il presepe realizzato, come ogni anni, dai volontari del Comitato. Esclusa la pista satanica, i sospetti cadono su un gruppo di adolescenti in preda ai fumi dell’alcool
8 GENNAIO 2017
CORBETTA (MILANO) – Vandali sacrileghi in azione nella piccola frazione di Soriano, comune di Corbetta, nel Milanese. Nella notte tra il 6 e il 7 gennaio, alcuni sconosciuti hanno gravemente danneggiato il Presepe all’aperto realizzato a Soriano dal Comitato di frazione (che ha scattato le foto che pubblichiamo). Ad accorgersi dei danneggiamenti sono stati alcuni cittadini che nella fredda prima mattina di sabato sono passati davanti al presepe. In un primo momento si è pensato che fosse stato il vento, ma a un esame più ravvicinato ci si è resi conto che i danni sono opera dell’uomo. Le figure raffiguranti i personaggi della tradizione cristiana sono state rotte e buttate tra le erbacce; spaccata a metà anche la riproduzione del Bambin Gesù.
Le indagini
Qualcuno ha pensato all’opera di un gruppo di satanisti (o presunti tali), la cui presenza era stata già segnalata nelle campagne intorno a Corbetta. A novembre erano stati trovati i resti di quelli che potevano sembrare riti satanici, anche se improvvisati: carcasse di animali domestici, croci rovesciate, simboli numerici (come il 666) che fanno riferimento a demonio. Nel caso del presepe danneggiato, la pista satanica non pare però trovare riscontri concreti. L’ipotesi più probabile è quella di un gruppo di giovani, magari in preda ai fumi dell’alcool, che per movimentare, diciamo così, la serata ha deciso di devastare la sacra rappresentazione allestita a Soriano. Le indagini per individuare i colpevoli si preannunciano difficili: nella zona non ci sono impianti di videosorveglianza e il raid vandalico, complice anche la notte gelida, non ha avuto testimoni. Rimane l’amarezza, soprattutto tra i componenti del Comitato di frazione che avevano allestito il presepe, di vedere la loro opera devastata.
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