Ovunque nel territorio la gente invade i supermercati e saccheggia gli scaffali. La pasta, la carne, l’acqua e i prodotti per l’igiene i beni più richiesti. Scatta la psicosi da Coronavirus, pericoloso mix di paura e ignoranza
24 FEBBRAIO 2020
ALTOMILANESE – Coronavirus, gli appelli a non farsi prendere dal panico sembrano cadere nel vuoto. Ieri, domenica 23 febbraio, i supermercati del territorio sono stati presi d’assalto e gli scaffali sono stati saccheggiati. E’ il timore che il contagio possa diffondersi in modo capillare e ovunque, al punto da non poter più uscire di casa. Il che, naturalmente, è una follia. Ma quando scatta la psicosi collettiva, si smette di ragionare. Un pericoloso mix tra paura e ignoranza.

Code e scaffali vuoti
Code lunghissime all’Esselunga di Corbetta e all’Iper di Magenta, dove moltissimi scaffali sono rimasti vuoti. La psicosi da Coronavirus ha scatenato il panico tra i cittadini, che hanno preso d’assalto i negozi di alimentari a caccia soprattutto di beni primari come pasta e riso.
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Polemica alle casse
Al Gigante di Castano Primo traffico intenso e scene surreali: qui, oltre alla pasta e all’acqua, i beni più gettonati sono stati i prodotti per l’igiene. Polemica alle casse, quando qualcuno ha perso la pazienza di fronte a una famiglia che ha riempito quattro carrelli e tenuto la cassiera di turno impegnata circa venti minuti “Non siamo in guerra”, hanno polemizzato i clienti in coda. Anche al Gigante di Cornaredo code lunghissime e scaffali semi vuoti.

Il caso Lidl
Scaffali vuoti anche nei Lidl del territorio, ma in questo caso la ragione sarebbe un’altra: la merce arriva dal Lodigiano – zona in quarantena per via del primo caso di Coronavirus – e i camion con i rifornimenti sono fermi in attesa di poter lasciare un territorio oggi blindato.
Acqua e carne terminate
Il copione di ripete identico ovunque nel territorio, All’Md di Vittuone l’acqua e la carne sono stati i beni di consumo più richiesti, al punto da esaurire quasi tutte le scorte a disposizione del negozio.

Boom di mascherine
Ai Bennet di Cornaredo e Sedriano, invece, tantissimi clienti si sono presentati al supermarket con addosso la mascherina. E forse questa sarebbe l’unica cosa saggia di fare. Del Coronavirus, infatti, sappiamo ancora poco. Ma una cosa sembra acclarata: il contagio avviene più facilmente per via orale: indossare la mascherina riduce al minimo i rischi.