A Canegrate, nel Milanese, l’Ordine dei medici vuole spiegazioni da un dottore di famiglia, dopo che un suo paziente gli ha lanciato gravi accuse: “Avevamo il Covid e non ci ha mai visitato, ha rischiato di far morire mio suocero. Quel medico va radiato”
14 DICEMBRE 2020
CANEGRATE (MILANO) – ‘“Ho denunciato il mio dottore ad Ats e all’Ordine dei Medici di Milano, perché mi ha diagnosticato un’influenza al posto del Covid e ha rischiato di far morire mio suocero. Voglio che sia espulso dall’albo dei medici”. Questa è la condanna, espressa con toni duri, nei confronti di un medico di base di Canegrate.
Il racconto
A mettere nero su bianco le accuse è Daniele Imperi, 40 anni, un cittadino residente in paese che lavora nel reparto Security Alha dell’aeroporto di Malpensa da circa 20 anni. Ed è proprio lui a raccontare al nostro giornale la vicenda che coinvolge anche sua moglie di 39 anni (casalinga) e suo figlio di 10 mesi. “Il 26 ottobre avverto febbre e mal di gola. Contatto il mio dottore che mi prescrive Tachipirina. Le mie condizioni peggiorano dopo 2 giorni, lo richiamo e mi dice che sono giovane e devo sopportare. Intanto mia moglie accusa i miei stessi sintomi”.
“Se non le va bene, cambi medico”
I familiari di Daniele risultano positivi e lui chiama di nuovo il medico di famiglia: “Gli chiedo di fare il tampone, mi risponde che non è tenuto a segnalare nulla e che dovevo farlo pagandolo di tasca mia oppure aspettare fino a Natale. In alternativa, potevo cambiare medico”.
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Antibiotici negati
Daniele non si arrende: “Chiedo almeno un antibiotico per mia moglie, date le condizioni gravi. Mi chiude il telefono in faccia dicendomi di risentirci dopo 15 giorni”. Daniele e sua moglie fanno il sierologico, pagando 60 euro: risultano positivi.
Niente tampone
Ma i disagi non finiscono qui. Il 6 novembre Daniele chiama ancora il suo medico: “Mi serviva il tampone per tornare al lavoro e il mio dottore mi risponde che non è tenuto a inoltrare nessuna richiesta”.
“O così o chiamate i Carabinieri”
Il peggio si verifica però qualche giorno dopo: “Dato che abbiamo lo stesso medico di base, lo chiamo per dirgli che mio suocero 67enne ha febbre a 39 e saturazione a 88”. Secondo il racconto del canegratese il medico di base avrebbe risposto così: “Prenda la Tachipirina e stia a casa una settimana, se non vi va bene così chiamate pure i carabinieri”.
“Ancora due giorni e sarebbe morto”
La famiglia chiama invece l’ambulanza. Il suocero di Daniele è grave e ha bisogno di cure subito: “Lo hanno ricoverato per 10 giorni a Desenzano del Garda: polmonite acuta per Covid. In ospedale ci hanno detto che se avessimo tardato altri tre giorni, mio suocero sarebbe morto”.
Ordine dei medici in campo
Il 17 novembre Daniele informa Ats, che a sua volta segnala il caso all’Ordine di Milano. Per il presidente dei medici lombardi, Roberto Carlo Rossi, qualcosa non torna. Tanto da interrogare il medico di base circa l’accaduto: “In relazione alla segnalazione pervenuta, chiediamo di far pervenire le sue osservazioni in merito”. Ora l’Ordine, Ats e soprattutto la famiglia di Daniele Imperi attendono con impazienza.