Il premier Giuseppe Conte alla Camera dei deputati: “La situazione è in peggioramento. In alcune regioni necessarie nuove restrizioni”. Le ipotesi per la Lombardia: scuole chiuse (tranne asili ed elementari), bar e ristoranti chiusi, coprifuoco alle 18

2 NOVEMBRE 2020

di Ersilio Mattioni

ROMA – “Il quadro epidemiologico appare molto critico. La pandemia corre e obbliga tutte le nazioni ad assumere misure sempre più restrittive. L’Europa è il continente più colpito da questa seconda ondata. In Italia la situazione è in ulteriore peggioramento”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, parlando oggi alla Camera dei deputati poco dopo le 12.

Regioni a rischio

“Nonostante gli sforzi in essere per potenziare il nostro sistema sanitario, la situazione è molto preoccupante. Si va verso uno scenario di tipo 4 – ha aggiunto Conte – con specifiche criticità in alcune Regioni e Province autonome”. Tra le regioni a rischio c’è la Lombardia, dove il Governo ipotizza il coprifuoco alle 18 e la chiusura di tutte le scuole (tranne asili ed elementari), così come ipotizza la chiusura di bar e ristoranti. “Esiste il pericolo concreto – ha sostenuto Conte – che 15 Regioni superino la soglia di allarme entro un mese”.

“Costretti a intervenire”

Conte ha aggiunto che il Dpcm del 24 ottobre avrà “effetti positivi”, ma ad oggi la situazione è molto critica e “siamo dunque costretti a intervenire con nuove misure, modulati e differenziati sulla base dei territori a maggior rischio”.

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Provvedimenti per tutti

In tutta Italia i centri commerciali saranno chiusi il sabato e la domenica, così come le sale giochi e scommesse. Chiusi anche i musei e saranno vietati gli spostamenti tra Regioni. Il coprifuoco scatterà alle 21 e le scuole superiori saranno interamente chiuse.

Provvedimenti mirati

Per le Regioni a rischio, quindi, le misure saranno più restrittive. Ma il premier non è entrato nei dettagli e comunicherà le decisioni del Governo solo dopo aver ascolto le opposizioni e i governatori delle Regioni.

“Consapevoli della rabbia”

“Siamo consapevoli – ha detto il premier – della frustrazione e della rabbia dei cittadini. Siamo consapevoli anche delle ripercussioni economiche e per questo il Governo proteggerà le categorie che subiranno gli effetti delle nuove misure. Forniremo tutto il sostegno necessario alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese per tutto il tempo che sarà necessario”.