Dopo la polemica che ha visto il sindaco Filippo Errante prima annunciare e poi ritrattare la scelta di non far intervenire l’Anpi cittadina alle celebrazioni, l’inno della Resistenza viene escluso dalle canzoni da far suonare alla banda
25 APRILE 2016
Corsico (Milano) – L’amministrazione di centro destra guidata dal sindaco Filippo Errante toglie il diritto di parola all’Anpi, impedendole di intervenire alla manifestazione del 25 aprile, per poi ritrattare pochi giorni dopo. Ma poi mette il bavaglio anche alla banda cittadina: vietato suonare ‘Bella ciao’, canzone considerata l’inno della Resistenza cittadina. In queste ore è in corso la manifestazione . L’Anpi ha già annunciato che la canzone sarà comunque cantata da tutti i presenti.
Il bavaglio all’Anpi
Un comportamento fuori luogo quello del sindaco e della sua amministrazione, che può essere tranquillamente considerato un insulto alla memoria dei partigiani che hanno combattuto il fascismo. La polemica è scoppiata qualche giorno fa. Il Comune aveva deciso di non concedere all’Anpi cittadina di fare il suo intervento durante la celebrazione del 25 aprile. Immediata la denuncia dell’Anpi, che aveva diffuso un comunicato sull’argomento: “Togliere la parola all’Anpi, erede e custode della memoria e dei valori democratici della Resistenza, nega e contraddice proprio quei valori di democrazia e di libertà d’espressione che stanno alla base della nostra Costituzione”, aveva scritto l’Anpi di Corsico in una nota stampa di forte denuncia verso il comportamento del Comune.
Sostieni la Libera Informazione
Sul nostro giornale on line trovi l’informazione libera e coraggiosa, perché noi non abbiamo padroni e non riceviamo finanziamenti pubblici. Da sempre, viviamo soltanto grazie ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti. Noi vi offriamo un’informazione libera e gratuita. Voi, se potete, dateci un piccolo aiuto.
Il PD locale: “Dimissioni immediate dell’assessore all’associazionismo Giacomo Di Capua”
Anche il PD aveva preso una forte posizione, chiedendo le dimissioni immediate dell’assessore all’associazionismo Giacomo Di Capua, “incapace di comprendere il valore di una delle associazioni più importanti di Corsico in tutta Italia”, ha scritto. Le dimissioni sono state chieste durante un consiglio comunale. Così il primo cittadino ha replicato, con una lettera pubblicata sul sito comunale: “Hanno voluto sferrare un duro attacco, prendendo un futile pretesto e addossando sull’assessore ogni tipo di nefandezza e responsabilità su qualunque questione è stata trattata in consiglio con la chiara volontà di attaccarmi, di indebolire la mia maggioranza e la mia Giunta”.
La stretta di mano della discordia: guerra pacifica?
Fatto sta che alla fine l’amministrazione ha ritrattato, ‘concedendo’ un momento di riflessione all’Anpi. C’è una fotografia che vede la stretta di mano tra il presidente della sezione Anpi di Corsico Maurizio Graffeo e il primo cittadino sulla pagina facebook ‘Filippo Errante sindaco’. Abbiamo condiviso che il 25 aprile non deve essere occasione di scontro – dice il sindaco – ma di incontro, intorno a valori condivisi. Quindi l’Anpi, se desidera, intervenga con un momento di riflessione”. Era però annunciato che avrebbe parlato un esponente dell’Anpi del coordinamento provinciale. “Il programma proposto tre settimane fa rischiava, in questi ultimi giorni, di essere caricato di demagogia, con il tentativo di trovare una scusa per provocare lo scontro. Prosegue Errante – Ho detto fin da subito che non ci dovevano essere pretesti per realizzare arroccamenti ideologici, tra la sinistra e la destra. Però quanto ho letto nelle ultime ore mi ha spinto a incontrare il presidente di Anpi e condividere con lui una soluzione alternativa”. Che dare la parola a un’associazione che rappresenta i valori che la caduta del fascismo porta con sé sia definito un “arroccamento ideologico” è quantomeno fuori luogo, oltre che una grave offesa al significato stesso di questa celebrazione.
Vietata ‘Bella Ciao’, l’inno alla Resistenza
Ma la polemica non si è esaurita qui. Infatti, l’assessore Di Capua ha scritto una lettera al Corpo musicale scrivendo che nel corso delle celebrazioni dovevano essere eseguite solo alcuni brani. E ‘Bella Ciao’ ne era esclusa. Una scelta forte, considerando che la canzone la conoscono tutti e si fa portavoce di ciò che i Partigiani rappresentano. Il presidente della sezione dell’Anpi di Corsico, Maurizio Graffeo, sulla sua pagina facebook ha annunciato proprio pochi minuti fa: “Buon 25 aprile alla banda di Corsico costretta a suonare alcuni brani e altri no. Sono certo che in cuor loro canteranno con noi e suoneranno con la mente Bella Ciao. Non li biasimo e hanno tutta la nostra solidarietà”. Certo è che vietare la parola prima e una canzone simbolo poi non richiama di certo quei valori di unione e democrazia che il 25 aprile porta con sé. E sono a questo punto condivisibili molte opinioni che imperversano su Facebook: “Vergognoso”.