L’uomo è responsabile di altre 5 violenze sessuali.

14 MAGGIO 2020

di Francesca Ceriani

MILANO-LODI – Violenta per undici ore una donna di 70 anni conosciuta su un sito di incontri e la rapina: arrestato 30enne pregiudicato, ritenuto responsabile di altre cinque violenze sessuali.

L’arresto

I militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Milano Duomo hanno dato esecuzione oggi, 14 maggio, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Milano, Raffaella Mascarino, nei confronti di Davide Corona, pregiudicato 30enne di origini sarde, domiciliato nel lodigiano, già in cella nella Casa Circondariale di Monza. Il 30enne è ritenuto responsabile di numerose violenze sessuali e rapine ai danni soprattutto di prostitute, avvenute nelle province di Lodi, Milano e Cremona, tra maggio e novembre 2019.

70enne violentata e rapinata

L’attività d’indagine – diretta dal pm Giovanni Tarzia  – era stata avviata a seguito dell’intervento effettuato da personale del Nucleo Operativo il 3 novembre scorso, presso l’abitazione di una donna italiana 70enne. L’anziana aveva riferito agli operanti di essere stata sequestrata, rapinata e violentata sessualmente – per circa undici ore, all’interno del proprio appartamento nella zona dell’Arco della Pace – da parte di un uomo, conosciuto su un sito di incontri per adulti, con il quale aveva inizialmente concordato una prestazione sessuale a pagamento. L’uomo si era però rivelato sin da subito aggressivo e violento, aveva chiuso la donna in casa, abbassato le tapparelle e, dopo essersi impossessato dei cellulari di quest’ultima, l’aveva picchiata, minacciata con un coltello a serramanico, costringendola a compiere ripetutamente atti sessuali. Infine, prima di andarsene, aveva anche sottratto alla vittima 500 euro in contanti.

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Le indagini

Le serrate indagini che ne sono seguite, attraverso gli elementi raccolti mediante l’analisi della scena del crimine e l’acquisizione dei filmati dei circuiti di videosorveglianza, hanno permesso agli inquirenti di individuare il responsabile, riconosciuto poi dalla stessa vittima come autore dei fatti. La spregiudicatezza ed efferatezza adottata dal 30enne, le accortezze prese per evitare che la vittima chiamasse i soccorsi, la sottrazione del denaro nonché la scelta della vittima in base alla condizione di particolare vulnerabilità della stessa, lasciavano tuttavia supporre che Davide Corona non avesse agito d’impeto ma sulla scorta di un consolidato modus operandi, motivo per cui erano stati approfonditi i suoi spostamenti al fine di capire se vi fossero stati ulteriori analoghi episodi.

Gli altri episodi

I successivi accertamenti, svolti con il concorso della Squadra Mobile della Questura di Lodi, in effetti hanno poi permesso di accertare il carattere seriale delle condotte, ricostruendo 5 episodi di violenza sessuale, prevalentemente ai danni di prostitute, tutti connotati da particolare crudeltà e violenza, poiché spesso consumati sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, dopo aver sequestrato, minacciato e percosso la vittima, a cui venivano peraltro, in più circostanze, sottratti i cellulari ed il denaro contante.