A Busto Garolfo, in provincia di Milano, un dipendente comunale è stato minacciato da un cittadino, fuori di sé per il costo di una sanatoria edilizia. L’uomo ha prima mostrato la pistola nella fondina e poi ha tirato fuori due bossoli. Il geometra: “Ha detto che avrei fatto bene a chiudermi in casa”
20 SETTEMBRE 2017
BUSTO GAROLFO (MILANO) – Certi cose non succedono solo nei film, ma anche in una piccola cittadina del Milanese, come Busto Garolfo. Lo scorso agosto – ma il fatto è stato reso noto di recente – un geometra dell’ufficio tecnico si è trovato davanti un uomo furibondo e con la mano armata. Attimi di terrore in municipio, cui è seguita una denuncia alle forze dell’ordine. Il caso è ora vaglio della Procura di Busto Arsizio.
I fatti
Un cittadino, dopo una vibrante protesta per una sanatoria in merito a un abuso edilizio, ha mostrato un’arma da fuoco e un proiettile al geometra dell’ufficio tecnico, che in quel momento stava rispondendo alle sue domande. Non solo. L’uomo, prima di andarsene, ha minacciato il dipendente pubblico e con lui tutti i funzionari dell’ufficio: “Fareste bene a rinchiudervi in casa”.
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Parla il geometra
Il funzionario pubblico lavora nel settore edilizia privata, in particolare nella cosiddetta ‘Area pianificazione e gestione del territorio’, a capo della quale c’è l’architetto Angelo Sormani. Il dipendente comunale – di cui, per ragioni di privacy inerenti all’inchiesta in corso, non possiamo riportare il nome – racconta la sua versione in esclusiva per Libera Stampa l’Altomilanese: “La persona che è venuta qui e mi ha minacciato era già nota ai nostri uffici e la vicenda è stata subito segnalata ai carabinieri di Busto Garolfo, mentre il caso è ora nelle mani della Procura. Il soggetto in questione si è recato al nostro sportello per un problema legato alla pratica edilizia di un suo immobile costruito negli anni ‘70. In poche parole, erano state date indicazioni per costruire un edificio, ma nel corso degli anni ne è stato realizzato uno con parametri totalmente diversi. Siccome l’intenzione del proprietario era quella di vendere la struttura, si è resa necessaria una verifica per capire se tutto fosse a norma, ma così non è. Non si tratta infatti di una semplice sanatoria, ma di una fiscalizzazione dell’immobile, ossia di una procedure per rendere l’edificio come sarebbe dovuto essere secondo le norme urbanistiche”.
La rabbia e le minacce
Qui cominciamo i problemi: “Dopo aver interpellato un professionista di fiducia, il cittadino – continua il geometra comunale – viene a sapere che avrebbe dovuto spendere 180.000 euro”. Preoccupato e arrabbiato il proprietario dell’immobile si reca in municipio a chiedere spiegazioni: “Mentre gli stavo esponendo le normali procedure, ha cominciato ad alterarsi, al punto da mostrare poco dopo una pistola contenuta nella fondina della sua cintura. Poi ha estratto dalla tasca un bossolo e una cartuccia di un fucile da caccia, me li ha mostrati e li ha rimessi via. Prima di andarsene, ha dichiarato che io e qualcun altro qui dentro avremmo fatto bene a rinchiuderci in casa”.
L’identikit del balordo
Secondo le informazioni che è stato possibile raccogliere, l’autore della pesante minaccia sarebbe un cittadino di origini calabresi, da anni residente a Busto Garolfo. Restano da capire le intenzioni dell’amministrazione comunale Pd, ma il sindaco Susanna Biondi non dichiara nulla, mentre il vicesindaco Ilaria Cova parla di “un fatto tanto anomalo quanto grave”.