I ladri conoscevano a menadito il sistema di allarme dell’istituto: divelte le veneziane delle classi e saccheggiate le aule. Si indaga su una banda di esperti

28 FEBBRAIO 2018

di Riccardo Sala

MAGENTA (MILANO) – Un colpo da professionisti ha portato al furto di 11 computer portatili dalle aule del liceo scientifico ‘Bramante’ di via Trieste. L’episodio, avvenuto nella notte di venerdì 16 febbraio, ha dell’incredibile non tanto per il bottino o le modalità, quanto per l’estrema conoscenza dei meccanismi di sorveglianza dell’istituto da parte dei malviventi.

Il furto

Il sistema di allarme del Bramante copre tutte le porte d’ingresso alla struttura e i corridoi, ma non le finestre che danno sui cortili. Tutto calcolato. I ladri hanno scassinato circa una dozzina di finestre del primo piano, aprendo le veneziane e le imposte a scorrimento con una spranga di ferro o un piede di porco. Gli scassinatori sono poi penetrati in ogni aula, arraffando i computer portatili che da qualche anno sono a disposizione di insegnanti e studenti, per poi passare alla classe successiva. Degna di nota l’irruzione nelle sezioni restrostanti l’istituto, che ha comportato un pericoloso ‘equilibrismo’ sui davanzali per raggiungere le aule sopraelevate. L’intera operazione è stata svolta in brevissimo tempo, a dimostrare la cura con cui la banda avrebbe pianificato il ‘saccheggio’. Il valore del bottino sembrerebbe attestarsi su 2.500 euro circa.

Sostieni la Libera Informazione


Sul nostro giornale on line trovi l’informazione libera e coraggiosa, perché noi non abbiamo padroni e non riceviamo finanziamenti pubblici. Da sempre, viviamo soltanto grazie ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti. Noi vi offriamo un’informazione libera e gratuita. Voi, se potete, dateci un piccolo aiuto.

Studenti senza computer per un tempo indeterminato

Il mattino seguente la scoperta da parte delle bidelle, le prime che ogni giorno varcano la soglia del liceo. Il personale ha così trovato le finestre danneggiate irrimediabilmente e il materiale elettronico scomparso. Per fortuna il blitz dei malfattori non ha comportato danni ai proiettori in dotazione alle classi, risparmiando così l’intonaco del soffitto e ulteriori danni al materiale didattico. Una magra consolazione: la scuola dovrà farsi carico della sostituzione di una grande quantità di finestre, e dovrà attendere un tempo imprecisato prima di riavere sui banchi i computer usati per l’insegnamento. L’istituto ha presentato denuncia formale ai Carabinieri di Magenta, che sono tuttora sulle tracce dei novelli ‘Arsenio Lupin’ che hanno profanato il liceo magentino.

I Carabinieri: “Conoscevano il sistema d’allarme”

L’interrogativo che tormenta gli inquirenti è come i ladri abbiano fatto a conoscere così bene il sistema d’allarme della scuola, sapendo a menadito quali varchi aprire e quali zone evitare. Forse i malviventi sono entrati in possesso di una piantina della scuola, ma non si esclude la presenza di una ‘talpa’, che nei giorni precedenti potrebbe aver fatto un sopralluogo nell’istituto, magari fingendosi un genitore, per valutare la presenza degli antifurti e la loro disposizione. Dello stesso avviso il comandante della Stazione dei Carabinieri di Abbiategrasso, Antonio Leotta: “Si tratta di un furto da professionisti, personaggi che conoscevano bene la disposizione degli allarmi grazie a sopralluoghi, una mappa presa da qualche parte. Non si esclude  neanche il ‘colpo di fortuna’ da parte di una banda esperta nel rubare nelle scuole, quindi già abituata alla tipologia di sistema presente nel liceo”.
Quello che sappiamo per certo è che il liceo, già massacrato dai tagli all’istruzione, dovrà sborsare migliaia di euro per riparare i danni. E, non meno importante, che centinaia di ragazzi del ‘Bramante’ potrebbero rimanere per mesi senza adeguati supporti multimediali.