Colpite auto di lusso di manager e imprenditori. In carcere anche un 41enne pluripregiudicato residente a Sedriano: era sfuggito alla cattura a maggio ed era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale. Il Gip: “Pericolo di fuga ai massimi livelli, deve restare in cella”

5 FEBBRAIO 2018

Di Francesco Colombo

MILANO – Furti sulle auto di lusso nella ‘Milano bene’ e nelle aree di sosta degli autogrill: sgominata una banda di rapinatori seriali, dedita da anni alle attività criminali. Lo scorso 17 gennaio il Giudice per le indagini preliminari di Milano, Paolo Guidi, ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare con cui ha disposto la detenzione in carcere per 4 persone, tra cui un 41enne pregiudicato residente a Sedriano, e gli arresti domiciliari per un altro soggetto.

Il sistema

La banda aveva messo in piedi un vero e proprio sistema per rubare nelle automobili parcheggiate nelle zone più ‘in’ del capoluogo meneghino, oltre che nelle aree di sosta degli autogrill. Gli episodi che vengono contestati al sedrianese F.D.S. sono cinque, sempre per il medesimo reato, ovvero il furto aggravato (articoli 624 e 625 del codice penale). L’uomo, peraltro, era sottoposto dal 2003 alla misura cautelare della sorveglianza speciale – più volte violata – ed era già stato arrestato in diverse occasioni, sfuggendo alla cattura da parte delle forze dell’ordine lo scorso maggio.

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Le indagini

Durante le indagini, i militari hanno installato sulla sua vettura un Gps satellitare per monitorarne gli spostamenti e hanno analizzato i suoi tabulati telefonici. Il primo furto avviene in un’area di servizio dell’A8, all’altezza di Lainate: il 41enne, tramite un disturbatore di frequenza ‘jammer’, impedisce la chiusura di una Bmw X6 tedesca e si impossessa di borsa, 2 pc, passaporto, occhiali da vista e giubbotto ‘Ralph Lauren’. Altro colpo nella medesima area di servizio avviene il 12 novembre 2015, quando il sedrianese (sempre tramite un disturbatore di frequenza) ruba da una Mercedes GLK un cellulare e un tesserino del codice fiscale. Tre giorni prima, il 9 novembre, il 41enne pluripregiudicato colpisce a Milano, in Corso Buenos Aires. Apre la portiera di una Citroen DS3 e ruba le chiavi di un negozio nella galleria di Corso Buenos Aires e una macchina fotografica digitale. Sempre a Milano, in via Palestro, il sedrianese oggi in carcere impedisce la chiusura di un’Audi A6 e preleva un pc portatile, un iPad e le chiavi di un ufficio. L’ultimo episodio contestato risale al 3 maggio 2017, quando il sedrianese sfugge alla cattura: l’uomo affianca una Peugeot 3008 di un uomo d’affari, la apre e ruba patenti, blocchetti assegni, chiavi, iPad e due cellulari.

Il Gip: “Pericolo ai massimi livelli”

Secondo il Gip, le esigenze di custodia cautelare in carcere sono indiscutibili: la possibilità di recidiva “è ai massimi livelli”, oltre a sussistere il “pericolo di fuga” del 41enne. E così, per il sedrianese, si prospetta una lunga permanenza in carcere.