Succede al liceo ‘Salvatore Quasimodo’ di Magenta, nel Milanese, dove per tutta la mattina l’impianto elettrico non ha funzionato e di conseguenza la scuola è rimasta al freddo e al buio. Ciò nonostante, gli alunni sono stati costretti a fare lezione per 4 ore
MAGENTA (MILANO) – Una marea di studenti imbufaliti, accompagnati da alcuni docenti amareggiati, popola il cortile del municipio di Magenta, davanti alla sede centrale del liceo ‘Salvatore Quasimodo’. Sono le otto del mattino, la scuola è buia e deserta, a eccezione del personale, che cerca di mantenere l’ordine, invitando i ragazzi a entrare nelle rispettive aule, nonostante manchi la corrente elettriche e i riscaldamenti, di conseguenza, non siano in funzione
Guasto temporaneo?
In queste condizioni è impossibile fare lezione. Ma gli studenti vengono rassicurati: “Si tratta di un guasto temporaneo, che a breve si risolverà”. Invece il problema persiste per tutta la mattinata: la corrente va e viene (e il malfunzionamento dell’impianti non permette agli studenti di confermare la propria presenza nel plesso, che avviene passando il badge sul lettore elettronico), i termosifoni sono spenti e la tensione va alle stelle, anche perché ci si chiede come sia possibile una tale disorganizzazione.
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Il compromesso
Alla fine si trova un compromesso: insegnanti e alunni svolgeranno le lezioni regolarmente, assieme al personale amministrativo, ma nel caso in cui la corrente elettrica non sarà ripristinata entro l’orario stabilito, intorno alle 9, allora tutti a casa. Qui comincia le comiche, perché l’elettricità sembra farsi beffa degli alunni e dei docenti: torna un attimo prima del momento stabilito e sparisce un attimo dopo, quando tutti stanno svolgendo l’attività didattica. Si ridiscutono i termini dell’accordo: il ‘fiat lux’ viene rinviato alle 11, ma succede la stessa cosa. Prima la scuola si illumina e poi torna al buio.
La rivolta
A questo punto, in una quinta del liceo di Scienze umane scoppia il caos: gli studenti si rifiutano di continuare a fare scuole al freddo e al buio, alzano il tono della protesta e decidono di andarsene. Ma i docenti non lo consentono e cercano di reprimere la rivolta (secondo alcune testimonianze, anche minacciando note e provvedimenti disciplinari). Alla fine gli alunni maggiorenni firmano l’uscita anticipata. Tutti gli altri trascorrono la altra giornata ‘in compagnia dei pinguini’ e delle luci degli smartphone.
La disorganizzazione
Quello che lascia perplessi è la capacità organizzativa, che è venuta completamente a mancare. Già nella giornata di ieri un grave danno legato alla centralina elettrica situata nel Quartiere Nord di Magenta aveva lasciato mezza città senza corrente. Alcuni lavori erano stati programmati per questa mattinata. Possibile che la scuola non fosse stata avvisata?