A Magnago, nel Milanese, due sposini versano 11 mila euro per le nozze: derubati dall’organizzatrice di matrimoni
13 APRILE 2018
MAGNAGO (MILANO) – Avevano già versato 11 mila euro alla loro wedding planner quando si sono resi conto di essere stati truffati. La coppia, che si sposerà a Magnago la prossima estate, aveva già deciso tutto: ristorante, chiesa, addobbi e destinazione per il viaggio di nozze (Stati Uniti e Messico), ma qualcosa è andato storto.
La truffa
L’organizzatrice di matrimoni, una 33enne di Venegono Inferiore, titolare di un’agenzia viaggi in centro a Varese, specializzata anche in cerimonie nuziali, è stata arrestata nei giorni scorsi dai Carabinieri della compagnia di Varese. Numerose infatti le segnalazioni di coppie truffate: gli sposini sceglievano la meta del viaggio, ma al momento di partire restavano ‘a piedi’. La donna infatti organizzava viaggi per i propri clienti nonostante la sua attività fosse chiusa dallo scorso dicembre e teneva per sé i soldi che i clienti versavano.
Sostieni la Libera Informazione
Sul nostro giornale on line trovi l’informazione libera e coraggiosa, perché noi non abbiamo padroni e non riceviamo finanziamenti pubblici. Da sempre, viviamo soltanto grazie ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti. Noi vi offriamo un’informazione libera e gratuita. Voi, se potete, dateci un piccolo aiuto.
La scoperta
La coppia, che ha scelto Magnago come location per il suo matrimonio, ha scoperto la truffa chiamando il locale in cui si sarebbe dovuto svolgere il ricevimento: nessuno del ristorante sapeva nulla di quella prenotazione. Questo perché la wedding planner non aveva mai chiamato. E nemmeno il tour operator del viaggio di nozze era a conoscenza della loro partenza. La coppia ha quindi deciso di recarsi dai Carabinieri che hanno arrestato la 33enne in flagranza di reato; il fermo è avvenuto mentre la wedding planner stava incassando un acconto di 500 euro proprio dalla coppia, ma le banconote erano state fotocopiate dagli investigatori che sono riusciti così a incastrare la titolare dell’agenzia fallita. La donna è accusata di truffa e ora, su disposizione del Gip del Tribunale di Busto Arsizio, si trova agli arresti domiciliari, con l’obbligo di presentarsi alla Polizia giudiziaria per tre volte la settimana.