Il ragazzino aveva prenotato un tavolo insieme ad amici, a cui sarebbe state servite una decina di bottiglie di alcolici. Il titolare: “Tutto falso, hanno bevuto fuori dal locale”
3 APRILE 2018
di Riccardo Sala
MAGENTA-LEGNANO (MILANO) – Nella notte tra mercoledì 28 e giovedì 29 marzo un 16enne di Magenta, nel Milanese, è stato ricoverato quasi in coma etilico all’ospedale Fornaroli, dopo una serata passata con gli amici nella celebre discoteca ‘Land of Freedom’ di Legnano. Ora la famiglia accusa il locale notturno per non aver controllato il consumo di alcol da parte di minori.
Festa di inizio vacanze finita male
Il giovane e alcuni amici, tra cui un maggiorenne (il cui nome è stato usato per prenotare il posto in discoteca), avevano affittato un tavolo per festeggiare l’inizio delle vacanze pasquali. Come spesso accade nei locali notturni, nell’acquisto del tavolo erano incluse circa una decina di bottiglie di alcolici, come vodka e spumanti. La sera della festa uno dei genitori ha portato i ragazzi a Legnano verso le ore 22, per poi tornare in nottata a riprendere la compagnia di amici. Il momento di baldoria, però, non è andato nel migliore dei modi. Secondo il racconto dei ragazzi presenti, la festa si sarebbe svolta completamente all’interno del locale, dove i partecipanti avrebbero assunto le bevande alcoliche fornite insieme al tavolo. “Avevamo prenotato – afferma uno di loro, di 14 anni, interpellato dal nostro giornale – perciò è bastato dire il nome del nostro amico maggiorenne per poter entrare nella discoteca senza ulteriori controlli”. A quel punto il 16enne magentino avrebbe esagerato non poco con il bere, finendo per non riuscire a reggersi in piedi.
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Il ricovero all’ospedale Fornaroli
Lo stesso genitore è tornato a prendere i ragazzi verso l’1 di notte, trovando il 16enne accasciato all’ingresso e controllato a vista da un buttafuori, il quale si stava sincerando della gravità delle sue condizioni. Dal racconto dei presenti sembra che fuori dal locale fossero molti i ragazzi in evidente stato di malessere, in mezzo a pozze di vomito e a fazzoletti usati. Il genitore ha chiesto spiegazioni al buttafuori, per poi accompagnare i minorenni a casa, avvisando infine la famiglia del 16enne. Giunto a Magenta, lo studente ha iniziato a stare peggio ed è stato portato al pronto soccorso del Fornaroli, dove è rimasto ricoverato fino a giovedì sera per riprendersi dalla brutta intossicazione e per fare tutti gli accertamenti del caso.
Il padre: “Prenderò provvedimenti contro chi ha permesso che si conciasse così”
Il nostro settimanale è poi riuscito a contattare il padre del ragazzo, furioso per l’accaduto: “Mio figlio non doveva finire in quello stato. Gli esami dell’ospedale hanno riscontrato solamente la presenza di moltissimo alcol nel sangue (meno male, visto cosa gira di questi tempi), assunto totalmente durante la festa dentro al locale. Non mi spiego come mai i gestori non abbiano controllato chi entrava nella loro discoteca e perché abbiano fornito una grande quantità di bottiglie di alcolici a un gruppo formato quasi esclusivamente da minorenni. Ora aspetterò che mio figlio stia meglio, ma valuterò se prendere provvedimenti contro chi ha permesso che si conciasse in quel modo”.
Il titolare della discoteca: “Ha bevuto per conto suo”
Sul caso del ragazzino in coma etilico risponde il titolare del ‘Land of Freedom’, che rigetta in toto le accuse e dà la sua versione della vicenda: “E’ assolutamente falso affermare che il 16enne abbia bevuto alcolici all’interno del locale, anzi, nella discoteca non ci ha neanche mai messo piede. Quella sera c’era una comitiva di minorenni che cercava di entrare, a cui abbiamo chiesto le carte d’identità. A quel punto hanno iniziato ad accampare scuse sul fatto di aver dimenticato il portafoglio e i documenti, così li abbiamo lasciati fuori. Abbiamo poi scoperto, sfortunatamente troppo tardi, che si erano portati dietro numerose bottiglie di vodka negli zaini, consumandole fuori dal locale in mezzo alla tantissima gente che sosta all’ingresso e nelle zona appena fuori dalla discoteca. Se si considera la serata in questione, avvenuta in piena settimana e prima di un ponte scolastico, è facile immaginare quanti minorenni abbiano cercato di entrare e quanti abbiano deciso di ricorrere a fonti esterne per reperire gli alcolici. Anche se fossero entrati non avremmo di certo servito loro da bere. Noi siamo intervenuti dopo, quando diversi ragazzini si sono sentiti veramente male e non stavano più in piedi, chiamando un’ambulanza che peraltro ci ha messo quasi un’ora per arrivare. Sinceramente non ricordo se il 16enne in questione fosse tra loro”.
“Dovrebbero essere i genitori a controllare i propri figli”
Il gestore del locale notturno conclude la dichiarazione sfogandosi verso chi lo accusa: “Fanno tutti così, appena un minorenne esagera con l’alcol se la prendono con le discoteche dicendo che non li controlliamo. Noi facciamo il possibile per evitare che non entrino e i nostri barman sono istruiti per sospettare sempre di chi va a chiedere loro da bere. Dovrebbero essere i genitori a controllare i propri figli minorenni ed evitare che si caccino nei guai”.