La Procura di Milano formula richieste di condanna pesanti per i presunti boss e gregari della Locale di ‘ndrangheta di Legnano e Lonate Pozzolo. Alla sbarra in 27, ora la parola passa alle difese

23 GENNAIO 2020

di Alessandro Boldrini

MILANO – È terminata questo pomeriggio, giovedì 23 gennaio 2020, la requisitoria della Pm Cecilia Vassena della Dda di Milano nel processo con rito abbreviato a carico dei presunti esponenti della Locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, espressione in terra lombarda della potente cosca Farao-Marincola di Cirò Marina (Crotone). Associazione smantellata lo scorso luglio con l’operazione Krimisa, che ha fatto luce sull’interesse delle cosche per il business dei parcheggi attorno all’aeroporto di Malpensa, oltre che sull’infiltrazione nella politica locale.

Boss alla sbarra

Per i 27 imputati che hanno scelto il rito abbreviato (che comporta uno sconto automatico di un terzo della pena), la Procura ha chiesto pene pesanti, per oltre un secolo di carcere. Alla sbarra nell’aula bunker di piazza Filangieri, davanti al gup Anna Magelli, anche il boss Vincenzo Rispoli, in carcere da maggio perché accusato dell’omicidio di Cataldo Aloisio, freddato con un colpo di pistola alla nuca a Legnano nel 2008. Imputati anche i due neo-collaboratori di giustizia dell’Antimafia milanese, l’ex boss Emanuele De Castro e suo figlio Salvatore.

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I filoni giudiziari

Hanno invece optato per un patteggiamento Daniele e Michael Murano, di 26 e 21 anni, ai quali vengono contestati reati in materia di droga. Andrà invece a dibattimento a causa di un difetto di notifica Antonio De Novara, classe 1971. Per gli altri sei imputati che hanno scelto il rito ordinario, infine, il processo si aprirà davanti al Tribunale di Busto Arsizio (collegio Ferrazzi-Frattini-Montanari) il prossimo mercoledì 6 febbraio, dopo lo spostamento da Milano per competenza territoriale.

Spazio alle difese

Il gup Magelli ha inoltre respinto le richieste dei legali dei personaggi già condannati nel processo Bad Boys del 2010, i quali puntavano al riconoscimento del vincolo della continuazione tra i reati contestati (soprattutto quello associativo). La parola passa ora alle difese degli imputati, che inizieranno a parlare da domani – venerdì 24 gennaio – e continueranno per tutte le udienze in calendario fino alla sentenza, prevista per marzo.

Di seguito le principali richieste di condanna formulate oggi dalla Pm Vassena:

Vincenzo Rispoli, 49enne di Legnano (MI): 16 anni di reclusione

Mario Filippelli, 46 anni, Lonate Pozzolo (VA): 14 anni

Olindo Lettieri, 50, Lonate Pozzolo (VA): 12 anni

Enzo Misiano, 41, ex consigliere comunale per Fratelli d’Italia a Ferno (VA): 11 anni

Cataldo Cilidonio, 54, Vanzaghello (MI): 10 anni

Giovanni Cilidonio, 48, Ferno (VA): 10 anni

Andrea Paccanaro, 28, Ferno (VA): 10 anni

Cataldo Murano, 53, Lonate Pozzolo (VA): 9 anni

Francesco Basile, 42, Ferno (VA): 9 anni

Cataldo Malena, 31, Lonate Pozzolo (VA): 8 anni

Emanuele De Castro, 41, Lonate Pozzolo (VA): 5 anni

Tarik Aarsa, 31, Lonate Pozzolo (VA): 4 anni

Giovanni Vincenzino, 54 anni, investigatore privato di Samarate (VA), accusato di accesso abusivo al sistema informatico: 3 anni e 6 mesi

Giuseppe Antonio Egidio Bevilacqua, 58, Lonate Pozzolo (VA): 3 anni e 4 mesi

Salvatore De Castro, 29, Lonate Pozzolo (VA): 3 anni

Vanessa Ascione, 23, Gallarate (VA): 2 anni