A Busto Garolfo, nel Milanese, andò in scena un vero e proprio Far West: un 27enne rimase ferito dai colpi di una pistola e i malviventi fuggirono. Oggi c’è una pista

25 LUGLIO 2018

di Lorenzo Rotella

BUSTO GAROLFO (MILANO) – Sono passati cinque mesi da quella tremenda notte del 21 febbraio in via Mazzini a Busto Garolfo, nel Milanese, dove un albanese di 27 anni, correndo in strada verso il locale ‘Kerry Blue’ in cerca di aiuto, rischiò di morire in seguito a una sparatoria da Far West avvenuta nei pressi del ‘Crystal Bar’.

La svolta

Oggi una svolta clamorosa nelle indagini: gli uomini del Ris di Parma sarebbero in possesso dei campioni di Dna e di alcune impronte digitali rinvenute sui luoghi del tentato omicidio, materiale prezioso che sarebbe già stato esaminato e che avrebbe portato a identificare tre indiziati. Si tratterebbe di tre uomini albanesi residenti nei nostri comuni. I tre potenziali killer potrebbero essere fermati e interrogati già nei prossimi giorni. Ancora però non è chiaro il motivo della sparatoria, sul quale le indagini proseguono nel massimo riserbo.

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La storia

La triste vicenda riguarda un ragazzo conosciuto a Busto Garolfo col nome di Gary, 27enne senza fissa dimora e già noto alle Forze dell’Ordine per reati contro il patrimonio, che gira spesso per il paese e ogni tanto è stato avvistato alla guida di una Lancia Y. La sera di mercoledì 21 febbraio, poco dopo le ore 20, Gary si sta recando al ‘Crystal Bar’. All’improvviso, il giovane comincia a correre all’impazzata, perché alcuni loschi figuri gli sono alle calcagna: hanno delle armi e vogliono ucciderlo.

L’arma ritrovata

Sparano cinque colpi, alcuni dei quali provenienti da una pistola calibro 6.35, ritrovata poche ore dopo in un cespuglio tra via Mazzini e via Cadorna, probabilmente gettata via dai malviventi per paura di essere fermati o scoperti dalle forze dell’ordine. Una delle ipotesi, in base alle ricostruzioni militari, inoltre, era che Gary avesse reagito al fuoco sparando un paio di colpi: per questo i Carabinieri hanno vagliato l’ipotesi di una vera e propria sparatoria, nella quale il 27enne stava rischiando di perdere la vita. Per fortuna, dopo essere stato colpito all’addome ed essersi trascinato a fatica verso il ‘Kerry Blue’ in cerca di persone per chiedere aiuto, Gary è stato portato presso l’ospedale di Legnano ed è stato prontamente curato.

I Ris in campo

Nel corso di quella notte, inoltre, erano giunti sul posto anche i membri della Scientifica per effettuare i primi rilievi sui bossoli rinvenuti e sulle tracce di sangue. Ed è grazie a quelle analisi che i Ris di Parma, ora, potranno fornire ulteriori elementi alle indagini delle Forze dell’ordine milanesi. Tre sono gli indiziati, ma una sola è la verità: bisogna soltanto scoprirla.