L’episodio si è verificato a Legnano, nel Milanese; nel 2016 fatti analoghi anche a Mesero e Ossona: l’ombra del satanismo.
26 GENNAIO 2019
LEGNANO (MILANO) – È un vero e proprio giallo il macabro ritrovamento fatto nella mattinata di giovedì scorso 17 gennaio da un addetto della società ‘Aemme Linea Ambiente’, mentre puliva i vialetti del cimitero Parco a Legnano, nel Milanese: in un sacchetto di plastica c’erano due teschi umani.
Le indagini
L’operaio ha subito avvertito le forze dell’ordine e sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia scientifica, guidati dal dirigente del commissariato legnanese, Umberto D’Auria. I due teschi sono stati sequestrati e, dopo un primo sommario esame da parte dei tecnici in divisa, è arrivata la conferma che si tratta di ossa umane. Sulla vicenda ha aperto un’inchiesta la Procura di Busto Arsizio: a condurre le indagini è il sostituto procuratore Martina Melita, che per il momento non ha formulato nessuna ipotesi di reato. Le indagini si concentrerebbero su due piste.
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Due le piste seguite
La prima è che qualche ex studente di medicina, dopo aver tenuto le ossa in casa per motivi di studio, abbia deciso di disfarsene nel luogo più logico, almeno per lui: il cimitero. La seconda ipotesi, assai più inquietante, è che qualcuno si sia introdotto all’interno del cimitero e si sia impadronito dei teschi dopo aver forzato qualche tomba o loculo: il fatto che il sacchetto con i resti umani sia stato trovato non lontano dall’ossario sembrerebbe confermare questa seconda pista e per questo le forze dell’ordine stanno passando al setaccio tutto il camposanto, alla ricerca di tracce eventualmente lasciate dai malviventi. Forse spaventati da qualche rumore, i ladri potrebbero aver abbandonato il loro macabro bottino prima di fuggire nella notte.
I precedenti
Episodi simili si sono verificanti anche in altri cimiteri della zona. Nel marzo del 2016, in una sola notte, qualcuno si introdusse nei campisanti di Ossona e Mesero. Ad Ossona, dove già anni prima alcuni sconosciuti avevano violato tre tombe ed erano riusciti a portare via ossa e resti umani, furono devastate decine di tombe e vennero sottratti arredi e oggetti sacri. Poche ore dopo, ad agire fu, molto probabilmente, la stessa banda di malviventi, e a Mesero andò in scena la replica: in quel caso però qualcuno disturbò i ladri, che furono costretti, come è probabilmente accaduto a Legnano, ad abbandonare il bottino.
Chi ruba i ossa umane?
Ora come allora la domanda è la medesima: chi ruba ossa umane e soprattutto, perché lo fa? L’ipotesi dei riti satanici, almeno per ora, non trova conferme né in Procura né in commissariato, dove tutti tengono la bocca cucita. Resta il fatto che la presenza di satanisti, o pseudo adoratori del demonio, è stata segnalata più volte, anche di recente, in diverse località del Castanese. Se siano stati loro ad agire al cimitero di Legnano lo potrà dire solo l’inchiesta della Procura.