Un gioco finito male: manda i video hard, girati dal suo amante, a pochi e fidati amici. Ma le immagini cominciano a circolare in rete e arrivano ovunque. Tiziana Cantone, 31 anni, di Mugnano in provincia di Napoli, cerca di far rimuovere i filmati ma non ci riesce. E alla fine, per la vergogna, si uccide

14 SETTEMBRE 2016

di Redazione

MUGNANO (NAPOLI) – All’inizio doveva essere un gioco. Tanto che lei – Tiziana Cantone, 31 anni – incita il suo amante durante, che la riprende durante un rapporto orale: “Stai facendo un video? Bravo!” E ancora lei che chiede: “Chi è il mio fidanzato?”. E lui che risponde: “Un cornuto, solo un cornuto ti potevi prendere, perché sei una grandissima z…..a”. E infine lei che ripete: “Bravo!” Queste sono solo alcune delle battute – e neppure le più spinte – che i due amanti si scambiano. Nulla di male, nulla di grave: cose che fanno parte dell’immaginario erotico. Solo che poi succede quello che non ti aspetti: il video finisce in rete e lei, la 31enne che voleva solo divertirsi, non regge il personaggio che i social le costruiscono attorno. Prima cambia cognome, poi cade in depressione e tenta il suicidio, finché ci riesce. Il suo corpo ritrovato senza vita in uno scantinato di Mugnano, provincia di Napoli, a casa di alcuni parenti. A ritrovarla, ieri verso le 16, è la zia. La giovane donna si è impiccata con un foulard.

Dal gioco all’incubo

I filmati erano diventati un classico. E forse avrebbero dovuto restare privati. Invece sono diventati ‘virali’, sia su Facebook sia su Whatsapp, ma anche su altri siti dedicati al porno (dove sono ancora reperibili i video originali). In molti non hanno mai creduto che questi filmini amatoriale circolassero per caso, addebitando la responsabilità proprio alla 31enne napoletana, la quale si sarebbe inventata un modo per farsi pubblicità o sarebbe stata “un’aspirante pornodiva”. Invece, da un anno e mezzo, la sua vita era diventata un inferno, anche perché i video hot giravano on line con tanto di nome e cognome. La vergogna l’aveva costretta a fuggire dal suo comune di residenza e poi, ieri pomeriggio, a togliersi la vita nell’abitazione della zia, dove viveva da qualche mese.

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Diritto all’oblio

Tiziana aveva anche provato, con una difficile battaglia legale, a ottenere il cosiddetto ‘diritto all’oblio’. E il suo avvocato, Roberta Foglia Manzillo, aveva ottenuto pure un risultato importante: il tribunale di Napoli, con un provvedimento d’urgenza ex articolo 700, aveva intimato ai social network di rimuovere post, commenti e contenuti multimediali che riguardavano la 31enne. Ma ormai la diffusione delle immagini, della foto e delle generalità era divenuta capillare. Impossibile tornare indietro.

L’origine della vicenda

Un gioco finito male. Sarebbe stata la stessa Tiziana – mora, alta, sensuale e con fisico da modella – a inviare quei video a pochi e fidati amici. Ma qualcuno, evidentemente, non ha resistito dal diffondere le immagini hard, finite in pratica ovunque. Siti porno compresi.