A soli 7 anni è scappato dal centro ricreativo di Vittuone, nel Milanese, e si è diretto verso la trafficatissima strada statale. Una passante si è fermata e ha riaccompagnato il piccolo a casa. Nel frattempo scoppia la bufera: chi doveva curare i bambini?

24 LUGLIO 2017

di Francesca Ceriani

VITTUONE (MILANO) – Scappa dal centro estivo comunale e viene ritrovato sulla Statale: è successo martedì 4 luglio a Vittuone, nel Milanese, dove un bambino di soli 7 anni è fuggito dal centro estivo comunale organizzato dalla polisportiva ‘Edes’ (che ha sede in via Volturno) ed è stato poi soccorso da una passante che, vedendolo camminare sulla Statale nei pressi del Burger King, si è fermata per capire cosa stesse succedendo. Il piccolo ha confessato alla donna di essere scappato dalla scuola Dante Alighieri, dove si svolgono alcune attività del centro, e di star tornando a casa dalla madre. La donna ha quindi riaccompagnato a casa il piccolo, ‘riconsegnandolo’ alla mamma, che ancora non era a conoscenza della fuga del figlio.

Un gesto senza conseguenze

Un gesto che avrebbe potuto avere risvolti ben più gravi di quelli che ha avuto; la Statale infatti è sempre trafficata e il passaggio di camion e furgoni è molto frequente. Fortunatamente, al piccolo non è successo nulla, solo tanto spavento per lui e per la madre. Ma una domanda resta: come ha fatto il bambino a fuggire da una struttura in cui gli animatori dovrebbero sempre vigilare sui piccoli? Dopo lo scampato pericolo, la madre ha preferito tenere il piccolo a casa, rifiutando la proposta del Comune di affiancargli un educatore.

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I precedenti

“Il bambino aveva già tentato più volte di scappare dalla scuola materna: una volta da solo e una volta con un suo compagno di asilo ” – racconta la responsabile della polisportiva – “Il giorno dopo l’accaduto abbiamo contattato la madre del bambino, la quale si è scusata per non averci avvisato dei precedenti tentativi di fuga da parte del figlio. Ci ha poi comunicato che avrebbe tenuto a casa con lei il bambino ed ha preferito non partecipare all’incontro con il vicesindaco Annamaria Restelli e un assistente sociale, i quali avevano pensato di affiancare il bambino ad un educatore durante le ore del centro estivo”. La polisportiva aveva poi pensato di prendere ulteriori provvedimenti per assicurarsi che un episodio simile non accada più: “Avevamo pensato inizialmente di chiudere il cancello con un lucchetto – continua la responsabile – ma successivamente abbiamo scoperto che il bambino non è uscito dal cancello, ma ha scavalcato un punto della cancellata. Per ragioni pratiche abbiamo deciso di lasciare il cancello com’è sempre stato, cioè chiuso ma senza un lucchetto”. Il centro estivo, nonostante le polemiche che si sono scatenate in paese riguardo l’accaduto, è ancora molto frequentato: “Non c’è stato alcun tipo di ripercussione: i genitori hanno riconfermato le iscrizioni e ci sono arrivate nuove richieste”, conclude la coordinatrice.

I provvedimenti

Il vicesindaco di Vittuone, Annamaria Restelli,  ha dichiarato: “Ho scritto personalmente alla signora informandola di essere a disposizione e scusandomi a mia volta per aver appreso la notizia solamente dai giornali. Come Comune abbiamo inviato una lettera di rimostranze alla Polisportiva ‘Edes’ chiedendo maggiore attenzione. La vicenda sarebbe potuta andare peggio. Un episodio simile non sarebbe mai dovuto succedere”.