La figura di Banksy resta avvolta da un alone di mistero che, per scelta e per necessità, si autoalimenta e definisce i tratti di un mito dei nostri tempi

11 GENNAIO 2019

di Andrea Cattaneo

MILANO – Un inno alla rivolta. Non capita spesso di trovarsi di fronte a un artista capace di regalare emozioni così forti. Banksy è in grado di mescolare rabbia, arte e spirito sovversivo in un’aspra critica sociale che spinge a riflettere sul mondo in cui viviamo, sulla nostra routine, sul nostro modo di vivere quotidiano, scardinando convenzioni sociali e aprendo lo sguardo su nuove frontiere e nuovi futuri.

La mostra

Sono già state organizzate diverse mostre su Banksy presso gallerie d’arte e spazi espositivi, ma mai un museo pubblico italiano ha ospitato finora una sua monografica. Il MUDEC-Museo delle Culture di Milano per la prima volta ospita all’interno delle sue sale una retrospettiva sull’artista inglese. Una mostra non autorizzata dall’artista, come tutte quelle a lui dedicate prima d’ora, in quanto, Banksy continua a difendere il proprio anonimato e la propria indipendenza dal sistema. “A Visual Protest. The Art of Banksy”, in mostra al MUDEC dal 21 novembre 2018, è un progetto espositivo curato da Gianni Mercurio, che raccoglie circa 80 lavori tra dipinti, prints numerati (edizioni limitate a opera dell’artista), corredati di oggetti, fotografie e video, circa 60 copertine di vinili e cd musicali da lui disegnati e una quarantina di memorabilia (litografie, adesivi, stampe, magazine, fanzine, flyer promozionali, che racconteranno attraverso uno sguardo retrospettivo l’opera e il pensiero di Banksy. Come gli street artists della sua generazione Banksy accentua il contenuto dei messaggi politici e sociali in maniera esplicita, spostando il messaggio dalla forma al contenuto.

L’artista

La figura di Banksy resta avvolta da un alone di mistero che, per scelta e per necessità, si autoalimenta e definisce i tratti di un mito dei nostri tempi. La sua protesta visiva coinvolge un pubblico vastissimo ed eterogeneo, complice anche il contesto in cui compaiono le sue opere. Come Banksy stesso ha dichiarato: “Continuo a dipingere graffiti perché penso sinceramente che il bordo di un canale sia un posto più  interessante per l’arte che un museo”.

Sostieni la Libera Informazione


Sul nostro giornale on line trovi l’informazione libera e coraggiosa, perché noi non abbiamo padroni e non riceviamo finanziamenti pubblici. Da sempre, viviamo soltanto grazie ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti. Noi vi offriamo un’informazione libera e gratuita. Voi, se potete, dateci un piccolo aiuto.

Il messaggio

Come gli street artists della sua generazione Banksy accentua il contenuto dei messaggi politici e sociali in maniera esplicita, spostando il messaggio dalla forma al contenuto. Attraverso la lettura dei suoi lavori vengono illustrate le strategie, il senso e gli obiettivi dei suoi messaggi e la sua cifra stilistica, data dalla tecnica dello stencil, affinata da Banksy con il duplice scopo di poter eseguire i lavori illegali con una notevole velocità e allo stesso tempo renderli più elaborati. Il messaggio di Banksy e la sua arte si manifestano come un’esplicita e mordace provocazione nei confronti dell’arroganza dell’establishment e del potere, del conformismo, della guerra, del consumismo.