A Magenta, nel Milanese, Marco Invernizzi ringrazia il sindaco Chiara Calati presente alla serata filosofica: i ‘bruti’ del centrodestra costretti ad abbozzare

17 FEBBRAIO 2018

di Francesco Bagini

MAGENTA (MILANO) – Dopo la vittoria di Chiara Calati i magentini avevano una certezza: mai più serate filosofiche a Magenta supportate dall’amministrazione comunale. Fanno ancora rumore infatti le critiche e le facili ironie lanciate dal centrodestra, ma anche da certa sinistra, contro filosofi e pensatori invitati in città dall’ex sindaco Marco Invernizzi.

L’associazione irriducibile

‘Urbanamente’, associazione madrina della rassegna Magenta Cultura, si è piegata così all’ostracismo della giunta Calati prendendola, ça va sans dire, con filosofia. Trovato il patrocinio del Comune di Corbetta e di Città Metropolitana, l’associazione fondata da Invernizzi è tornata in pista martedì 13 febbraio. Ironia della sorte proprio a Magenta. E proprio di fronte al sindaco Chiara Calati. In un’aula magna gremita, non è certo passata inosservata la presenza del primo cittadino. Non solo perchè si è accomodato in prima fila a dibattito avviato. Ma anche perchè in quel frangente il microfono era nelle mani di Invernizzi, per i saluti di rito. Occasione troppo ghiotta per l’ex sindaco per non salutare pubblicamente Calati. Invernizzi ha ripreso il suo ampio discorso, soffermandosi sul ruolo della cultura per comprendere e programmare il futuro. Intervento brillante anche del padrone di casa, il preside del liceo scientifico Bramante. Poi la lectio magistralis del filologo Giuseppe Frasso sul Canto di Ulisse, il XXVI dell’Inferno dantesco: una performance impegnativa ma rapida, con Invernizzi e Calati seduti quasi uno affianco all’altro.

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Sindaco-Ulisse e l’imbarazzo leghista

Un po’ di imbarazzo per il primo cittadino deve esserci stato quando Martina Corbetta e Daniela Parmigiani, moderatrici dell’evento, hanno accennato alle difficoltà, non solo economiche, dell’associazione avute negli ultimi tempi. Niente a che vedere con l’imbarazzo che Calati dovrà superare una volta di fronte alla sua maggioranza, soprattutto a quella Lega che ha imposto il ‘confino’ di Invernizzi e delle sue proposte. Come Ulisse, martedì sera il neo sindaco di Magenta ha varcato le colonne d’Ercole imposte dai suoi alleati. I più intransigenti avrebbero preferito infatti che disertasse la serata. Così non è stato. Ora al primo cittadino toccherà spiegare a qualche suo accanito compagno di partito che “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.