Inclusa nel circuito dei ‘Borghi più belli d’Italia’, Anghiari è una cittadina della provincia di Arezzo, racchiusa tra Romagna e Umbria

1 LUGLIO 2018

di Roberta Perera

ANGHIARI (AREZZO) – Non solo spiagge e non solo vette quest’estate! Nel nostro bel Paese esistono infatti un’infinità di piccoli e grandi centri, noti e meno noti, con un immenso patrimonio artistico, culturale e paesaggistico tutto da scoprire.

Alla scoperta di Anghiari

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Subito una premessa: Anghiari è inclusa nel circuito dei ‘Borghi più belli d’Italia’. Il prestigioso titolo è pienamente meritato. In alto, a dominio della Valtiberina nell’estrema propaggine a Nordest della provincia di Arezzo racchiusa tra Romagna e Umbria, la cittadina (famosa per l’omonima battaglia combattuta nel 1440 tra i fiorentini e le truppe assoldate dal ‘nostrano’ Francesco Maria Visconti  e ancora di più per la ‘sparizione’ del dipinto leonardesco dedicato alla stessa) appare come un inespugnabile luogo fortificato a chi si avvicina dalla piana proveniente da Sansepolcro lungo un infinito rettilineo  (la ‘dritta’) che nella parte terminale si erge con pendenze che toccano il 13 per cento.

Un’immersione nel passato

Qui si respira aria di storia, davvero poco spazio è lasciato al ‘moderno’, per il resto sembra di vivere un’immersione nel passato. Dalla vivace piazza Baldaccio, dominata dalla statua di Garibaldi (qui furono girate le scene del mercato in ‘Una moglie bellissima’ di e con Leonardo Pieraccioni) può iniziare il giro verso la parte alta del borgo, perdendosi nei vicoli e tra le ripide scalinate. Un’alternativa può essere addentrarsi lungo la strada più bassa (l’antica via di Ronda), quella che attraversa l’arco posto sotto la chiesa di sant’Agostino, seguendo le mura. Anche in questo caso sarà poi possibile riprendere la via che porta al cuore della cittadina. In ogni caso, è piacevole perdersi! Ogni angolo merita una sosta, ogni angolo svela un piacevole scorcio panoramico o rivela un piccolo particolare degno di pregio. Qua e là colorati e curatissimi angoli fioriti, qua e là locali tipici dedicati alla gastronomia (per il pranzo o la cena non c’è che l’imbarazzo della scelta) o all’artigianato.

Le opere d’arte

Degna di nota anche la presenza di numerosissime fontanelle per dissetare i visitatori nelle giornate più calde. Se tuttavia ogni via ed ogni slargo valgono un attento sguardo, è altrettanto vero che ci sono alcuni luoghi che meritano maggiormente una visita: la raccolta piazza Mameli con il museo di Palazzo Taglieschi (contenente opere artistiche di pregio assoluto, tra le quali una madonna lignea con bambino di Jacopo della Quercia e alcune terracotte invetriate robbiane) e il museo di Palazzo Marzocco espressamente dedicato alla battaglia ed alla storia del paese, piazza del Popolo con il Palazzo Pretorio e la torre dell’orologio da cui si domina il panorama. Interessanti anche il Museo della Misericordia, in via Francesco Nenci, e le chiese (Sant’Agostino, e della Badia, rimanendo nel centro storico). Un’unica raccomandazione prima di raggiungere Anghiari: indossare scarpe comode e astenersi dalla visita se si è poco propensi ad affrontare le salite. Di luoghi in piano ce ne sono ben pochi.

Info utili – Palazzo Taglieschi: ticket ridotto 2 euro , intero 4 euro. Museo della Battaglia: ticket ridotto 3 euro, intero 4 euro. Palazzo Pretorio: ingresso gratuito. Museo della Misericordia: ingresso gratuito.

Nelle vicinanze – A pochi chilometri Sansepolcro, luogo natale di Piero della Francesca. Nel Museo Civico importanti opere dell’artista tra cui il grandioso polittico della Madonna della Misericordia. A Monterchi invece è possibile ammirare la splendida Madonna del Parto, peraltro penalizzata da una collocazione infelice, e il Museo delle Bilance.