Il segretario del Pd, Matteo Renzi, lascia la guida del partito, ma non subito: “Mai al governo con Lega e M5S. Faremo l’opposizione”

5 MARZO 2018

di Redazione

ROMA – “Sconfitta chiara ed evidente”. Ha esordito così, Matteo Renzi, durante la conferenza, ancora in corso al Nazeremo, per commentare i risultati elettorali, che vedono il Pd crollare al 18,7%, il peggior risultato della sua storia. Un paio di critiche al Movimento 5 Stelle (nessun attacco al centrodestra) e nessuna autocritica sui propri errori. Poi Renzi ha annunciato le sue dimissioni, ma solo “dopo l’insediamento delle nuove Camere”. Il segretario dimissionario ha poi comunicato che a breve si svolgerà il congresso del partito: “Il prossimo segretario non sarà un reggente”. Da ultimo, la strategia: “Abbiamo detto in campagna elettorale ‘No’ al governo degli estremisti. Ci sono almeno tre elementi che ci separano da Luigi Di Maio e Matteo Salvini: l’antieuropeismo, l’odio e il linguaggio violento. Non abbiamo cambiato idea. Staremo all’apposizione”. E Renzi, ora, che farà? “Il senatore semplice, un lavoro che mi affascina”. E dire che lui, il Senato, lo voleva abolire.