Intervista a Marzia Bastianello, ex assessore Pd: “Non c’erano le condizioni per una mia candidatura”

di Ersilio Mattioni

MAGENTA (MILANO) – Elezioni comunali a Magenta, parla Marzia Bastianello, l’ex assessore del Pd fuori dalle liste (qui i nomi dei 193 candidati). “Nessuno perde nessuno. I rapporti evolvono e mutano, questo è quello che è successo”. All’inizio, Bastianello (titolare del noto negozio di abbigliamento ‘Aldieci’), usa parole sibilline. Poi spiega, con calma e con tono dispiaciuto, perché non si è candidata alle elezioni del 12 giugno.

Bastianello, lei è stata tra i fondatori della civica Magenta Percorsi. Perché il suo nome non è in lista?

“A me sembra più corretto che lo spieghi il candidato sindaco. Ho sempre amato il confronto, il dialogo, la condivisione. Ora, probabilmente, non era il mio momento”.

Qualcuno ha posto il veto sul suo nome?

“Non parliamo di veti, ma di decisioni che competono al candidato sindaco, al mio amico Enzo. Decisioni che mi hanno portato a non candidarmi. E confesso che dopo 7 anni di impegno per la mia città mi è pesato. Come sempre, però, guardo avanti”.

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Voterà il centrosinistra?

Non vedo un sindaco migliore di Enzo per Magenta e spero che vinca”.

Nessun rancore?

“No, solo dispiacere. Mi sento a casa nel Pd e in Magenta Percorsi. Sogno una città inclusiva. Ci sono candidati, come Matteo Volontieri e Sara Virzì – ma penso anche a Stefano Viganò di Uniti per Magenta – che stimo e apprezzo, ai quali auguro di avere un ruolo di primo piano nella svolta che in tanti auspichiamo”.

Scusi se insisto, ma non sembra realistico che il candidato sindaco Enzo Salvaggio abbia voluto la sua esclusione dalle liste. Tra voi c’è un rapporto quasi fraterno. E’ successo qualcosa?

“Ripeto: i rapporti possono cambiare, ma non per questo finiscono. Mi sarebbe piaciuto dare un contributo con la mia candidatura. Ma io ci sarò sempre, con una sensibilità politica di sinistra e con la mia presenza in piazza tutti i giorni, nel mio negozio che è diventato anche uno sportello di ascolto. Per il resto…”

Per il resto?

Voglio credere nella figura di Enzo sindaco e salutarlo dalla piazza, mentre si affaccia alla finestra dopo la vittoria, circondato da chi ha continuato con lui questo cammino”.