La sfida del sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, è di quelle difficili ma non impossibili. Candidato alle elezioni regionali del febbraio 2023 con il Pd, gli servono 5.000 preferenze per essere eletto. E gli serve l’aiuto dei suoi colleghi in tutto il territorio

di Ersilio Mattioni

CASTANO PRIMO (MILANO) – “Sì, ci siamo riusciti, era un sogno o poco più, un po’ come la mia prima candidatura a sindaco. Allora ricordo che ci volle tanto coraggio, ci davano tutti per perdenti, me compreso. Poi la soddisfazione più bella, una grande vittoria che 5 anni dopo si è ripetuta con i voti quasi raddoppiati”. Sono queste le parole del sindaco Giuseppe Pignatiello per annunciare la sua nuova sfida: sarà candidato nelle liste del Pd alle elezioni regionali del febbraio 2023.

La sfida del sindaco

“Oggi siamo partiti dalla nascita di un comitato spontaneo – dice Pignatiello – che ringrazio perché per l’ennesima volta mi ha regalato quell’esserci dal basso che mi ha fatto innamorare della politica e che mi spinge ogni giorno a metterci tutto me stesso. Poi i dubbi, le perplessità, qualche malinteso e finalmente questa candidatura al consiglio regionale, che è per me un importante traguardo. Sono il sindaco di un comune di 11.000 abitanti e ho lavorato ogni giorno per il bene della mia comunità”. La sfida consiste proprio in questo: “Ho la possibilità di dimostrare che il buon lavoro sul nostro territorio può arrivare a Milano”.

Il rapporto con il Pd

Alti e bassi, amore e incomprensioni. Il rapporto del sindaco di Castano Primo con il Pd è da anni altalenante. Ma la sfida delle Regionali sembra mettere tutto a posto. Tanto che Pignatiello dichiara: “Sono davvero grato dell’opportunità che oggi mi viene offerta dal nostro candidato presidente Pierfrancesco Majorino, dalla segretaria metropolitana Silvia Roggiani e dal segretario regionale Vinicio Peluffo. Vivo questa come una grande opportunità e come motivo di grande orgoglio. Farò di tutto per fare una bella figura e per evidenziare le sensibilità, i temi ed i valori del nostro territorio”.

Le incognite

Una cosa è ottenere la candidatura, un’altra cosa è vincere ed essere eletti. Per farlo servono grossomodo 5.000 preferenze, forse qualcosa di più. La sfida di Pignatiello è dunque tutta in salita. Dove troverà i voti? Dalla ‘sua’ Castano Primo può arrivare un migliaio di preferenze, e le altre? C’è un solo modo per completare il miracolo: chiamare a raccolta tutti i sindaci del territorio – non apertamente di centrodestra – e convincerli che Pignatiello è l’uomo giusto per rappresentare l’Altomilanese in Regione. Se quest’operazione andrà a buon fine, allora le chance di vittoria crescerebbero.

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La tenuta del Pd

Altro tema rilevante: la tenuta del Pd. Alle politiche di settembre 2022, in Lombardia, i dem andarono vicini al 20%, ma gli ultimi sondaggi li danno in discesa. E del resto, il partito vive una crisi profonda: un segretario dimissionario, un congresso denso di incognite e nessuno al timone della nave in questa fase di transizione. Ecco perché se il Pd crolla, allora lo sforzo dei suoi candidati lombardi (Pignatiello compreso) potrebbero essere vani.

Il punto di forza

Ma il sindaco di Castano Primo, rispetto ad altri competitor, ha un punto di forza: è popolare nella sua città e in tutto il territorio. E lo è in maniera trasversale: anche molti elettori di centrodestra gli riconoscono capacità amministrative e sensibilità politica. La sfida di Pignatiello resta difficile, ma con la possibilità di sparigliare le carte non è affatto impossibile.