Clienti e followers indignati per la scelta di ‘Eredi Corazza’, un’azienda che opera nella moda dal 1930, ottenendo spesso riconoscimenti importanti dagli stilisti e dai creativi di tutto il mondo. Ma stavolta in pochi hanno capito quella che voleva essere una provocazione: nel negozio di Frascati (Roma) è infatti comparsa l’immagine choc di una donna che sembra essere stata appena stuprata e che indossa un paio di scarpe IXOS. Ma la casa di produzione, ‘Malloni Spa’, non ne sapeva nulla. E ora annuncia di voler portare il caso in tribunale

5 AGOSTO 2016

di Redazione

FRASCATI (ROMA) – La foto è inequivocabile. Una ragazza è stesa per terra in mezzo a una strada, ha i jeans aperti e leggermente abbassati, con lo slip a vista. Sembra essere stata appena stuprata, ma in bella mostra ci sono le scarpe che indossa. E’ questa l’immagine che ha indignato clienti e followers del negozio Eredi Corazza di Frascati, in provincia di Roma. Una provocazione talmente forte da scatenare un putiferio di reazioni, pressoché tutte negative.  Persino il brand reclamizzato ha preso le distanze da quell’immagine, annunciando anzi di volere portare il caso in tribunale.

I fatti

Tutto comincia ieri mattina, quando alcuni clienti postano su Facebook l’immagine choc della donna. Che nel giro di poche ore diventa virale, scatenando una ridda di polemiche. In estrema sintesi, la società ‘Eredi Corazza’, che lavora nella moda dal 1930, ha deciso di colpire il suo pubblico mettendo ai piedi di una donna stuprata un paio di scarpe IXOS.

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La reazione di ‘Malloni Spa’

Immediata la reazione di ‘Malloni Spa’, la casa produttrice del marchio: “L’azienda IXOS prende con forza le distanze dalla pubblicazione delle foto in questione. Premettendo che chi ha pubblicato tale scatto lo ha fatto in totale autonomia decisionale e che non ha interpellato l’azienda né prima né a pubblicazione avvenuta, ci teniamo a dissociarci completamente prendendo le distanze dalla scelta effettuata. IXOS non intende assolutamente dare forza o importanza a quanto possa evocare tale messaggio visivo, dissociazione che nasce sia per non conformità con la linea comunicativa aziendale sia per l’esplicita connotazione violenta o in ogni caso poco attinente al prodotto. Per quanto ci riguarda, si tratta di una mancanza di tatto e di buon gusto che non corrisponde a nessuno dei valori a cui IXOS si ispira. Siamo pertanto a comunicare ribadendo con forza il nostro totale disaccordo con questa pubblicazione, nella speranza che la nostra clientela abbia la sensibilità di capire che non è assolutamente frutto di una nostra proposta di comunicazione. Il nostro intento è stupire con novità relative al prodotto, non di innescare polemiche e attirare l’attenzione grazie a meccanismi di questo tipo. Anche se assolutamente non implicati direttamente in questa vicenda, di scusiamo con chiunque si sia sentito offeso, indignato e negativamente colpito da questa pubblicazione”.

‘Eredi Corazza’ rivendica la scelta

Ma l’azienda di Frascati non fa retromarcia. Pur scusandosi con chi si è sentito offeso, risponde così sia alle polemiche sia alla presa di distanza di IXOS: “Prendiamo atto del fatto che la nostra immagine non sia stata apprezzata e affermiamo che sia stata mal interpretata. Siamo un’attività che opera nel settore della moda dal 1930, il nostro nome, il nostro DNA, sono da sempre stati associati ad un prodotto dagli standard qualitativi elevati, una ricerca vota all’innovazione ed allo stile, uno store che ama la femminilità prendendosi cura dell’immagine delle proprie clienti, ormai fidelizzate.  Oggi l’Azienda è rappresentata e gestita dagli Eredi, la quarta generazione. Anime giovani e passionali che cercano di connettere sempre più l’Arte con il mondo della moda. La storia delle nostre immagini, finalizzate alla vendita del prodotto stesso, deriva da canoni estetici e ricerche stilistiche tali da portarci a nominare – creativi espressionisti come ‪#‎SpencerTunick‬, ‪#‎DavidLachapelle‬, ‪#‎MarioTestino‬, ‪#‎OlivieroToscani‬, ‪#‎ArakiKinbaku‬, ‪#‎RobertMapplethorpe‬, ‪#‎FrankHorvat‬, ‪#‎HelmutNewton‬, ‪#‎MustafaSabbagh‬, ‪#‎AoiKotsuhiroi‬ – stilisti d’avanguardia come ‪#‎BorisBidjanSaberi‬, ‪#‎RickOwens‬, ‪#‎AnnDemeulemeester‬, ‪#‎GoshaRubchinskiy‬, ‪#‎Demobaza‬, ‪#‎MichelLamy‬, ‪#‎IsseyMiyake‬, ‪#‎YohjiYamamoto‬, ‪#‎DiLiborio‬, ‪#‎KarlLagerfeld‬ – in una ricerca quotidiana e costante che non avrà mai un punto di fine effettivo. Allontanandoci, come ci è stato accusato, dall’unico bisogno di creare visibilità, la nostra ricerca ha basi culturali ben più solide, che rendono omaggio ai nomi sopra citati e si legano con stima ai grandi movimenti artistici e pubblicitari che hanno da sempre fatto la storia. Per questo motivo citiamo inoltre, senza essere troppi prolissi, “Hot” la mostra collettiva svoltasi a Milano a cura di ‪#‎LucaBeatrice‬, come uno dei tanti esempi che ha analizzato con professionalità “il concetto di oscenità, che nasce con il moderno, quando l’opera d’arte entra in relazione con i mass media”. In particolare l’impronta fotografica dello scatto ha alla base la fusione di: un pantalone di Saberi con cui sfilò nella sua ultima menswear e l’immagine della compagna pubblicitaria di ‪#‎Solestruck‬ con cui presenta al mondo la prima collezione di scarpe maschili con tacco. L’immagine è ormai virale e ne prendiamo atto scusandoci con tutte le persone che ne hanno risentito negativamente, in particolar modo le scuse sono dirette a tutte le donne che si sono sentite toccate”.