Fratelli d’Italia non ha una classe dirigente? Nessun problema, basta prendere quella degli altri. Da Rho a Corbetta e da Buscate a Boffalora. Da Cisliano a Corsico, passando per Villa Cortese: tutti quelli che hanno cambiato casacca
ALTOMILANESE – Cambiare casacca è una specie di sport nazionale. L’importante è condire il tutto con frasi di circostanza, tipo “In questi mesi ho riflettuto”, “Ho capito che Fratelli d’Italia è la mia casa”, “Ho trovato nuovi stimoli” e via discorrendo in un profluvio di banalità e bischerate. E’ successo tante volte nella Seconda Repubblica (nella Prima no, perché la politica era una cosa seria) ed è successo più o meno a tutti i partiti. Curioso che i cambi di casacca avvengano pressoché sempre quando il partito in cui ti trovi si è indebolito e quello in cui vai si è rafforzato. Opportunismo? Per carità, sarà un caso.
Fratelli d’Italia, la campagna acquisti
Fatto sta che sabato 4 novembre, in casa Giacobbe a Magenta, i ‘big’ di Fratelli d’Italia hanno annunciato con soddisfazione i lusinghieri risultati di una poderosa campagna acquisti. A farlo c’era Riccardo De Corato, già vicesindaco di Milano e assessore regionale. Oggi è un deputato FdI. Lui, con i cambi di casacca, non ha nulla a che fare. Anzi, può rivendicare una certa coerenza. E’ sempre stato lì, nella destra del Movimento Sociale Italiano un tempo e ora in Fratelli d’Italia. Ma c’era anche Mario Mantovani, ex senatore: uno che, di casacche, ne ha cambiate un po’. Era democristiano, è diventato berlusconiano, ha fondato un suo partito (Noi Repubblicani) e infine è approdato alla corte di Giorgia. Invece tutti i nuovi arrivati, di partiti, ne hanno cambiato solo uno. Dilettanti.
Villa Cortese, la mossa di Alessandro De Vito

L’elenco dei nuovi ‘fratelli’ (ma anche cugini e amici) è lungo e variegato. C’è per esempio Alessandro De Vito di Forza Italia: consigliere comunale a Villa Cortese e già assistente del consigliere regionale Fabio Altitonante, che però l’ultima volta non è stato rieletto. De Vito ci ha pensato un po’ e poi ha bussato alla porta di Giorgia.
Corbetta, l’ex assessore ‘civico’
C’è anche Maurizio Cattaneo, già assessore al bilancio e ora consigliere a Corbetta: era di Forza Italia, poi era indipendente, infine civico. Di sé ha sempre detto di essere liberale e moderato. Prendiamolo per buono. Ma se è davvero così, che ci fa in Fratelli d’Italia? A lui comunque gli uomini di Giorgia hanno detto di sì, mentre al sindaco Marco Ballarini (che secondo i ‘rumors’ avrebbe voluto approdare a destra) avrebbero detto di no. Vai a capire perché.
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Buscate, la giravolta del sindaco Fabio Merlotti

Più interessante il caso del sindaco di Buscate, Fabio Merlotti. E’ nato e cresciuto a destra, rivendicandolo sempre con un certo orgoglio. Se non fosse che nel 2021, per essere rieletto e non correre rischi, ha deciso di vestire i panni del civico e ha pure chiesto l’appoggio del Pd. Che glielo ha concesso (e questo la dice lunga sull’intelligenza politica dei ‘dem’ territoriali). Oggi si iscrive a FdI con molta nonchalance. E porta in dote Luca Boldorini (consigliere a Buscate), il quale ha sempre sostenuto di fare politica per passione, non per un partito. Avrà cambiato idea.
Boffalora, Erika Pastori: la leghista pentita

Erika Pastori, consigliere comunale a Boffalora, era una super leghista. Convinta, convintissima. Poi ha avuto una crisi di coscienza e ha smesso di rinnovare la tessera, anche se ha tenuto l”informazione piuttosto riservata. Da leghista a indipendente, dunque. Ora è entrata in Fratelli d’Italia e va tutto bene.
Cisliano, l’ex sindaco che non vuole ritirarsi
C’è anche Luca Durè, ex sindaco per due mandati consecutivi e da sempre vicino a Forza Italia. Dopo 10 anni da primo cittadini avrebbe potuto ritirarsi. La politica, del resto, non è un mestiere. E invece no, è rimasto lì. Il suo delfino ha vinto le elezioni e lui si è fatto nominare vice. La politica gli piace, ma Cisliano gli va stretta. Che fare? Intanto si è iscritto a Fratelli d’Italia, domani si vedrà.
Da Rho a Corsico, tutti sul carro
C’è Claudio Scarlino, consigliere comunale di Rho; c’è Francesco Magisano, consigliere comunale di Corsico. Loro, per la verità, sono passati con FdI già da qualche mese. L’hanno capito prima che questo è il carro dei vincitore. E noi gli facciamo gli auguri.
Classe dirigente? I dubbi
Il partito di Giorgia Meloni è spesso accusato di non avere una classe dirigente. Non è vero, ce l’ha: quella degli altri. A questo servono le campagne acquisti, che peraltro sono abbastanza semplici in Italia: cambiare casacca e salire sul carro dei vincitori è una pratica assai diffusa. Nessuno ci fa più caso.