La richiesta • progetto presentato in consiglio ieri sera: “dobbiamo avere certezze”
di Riccardo Sala
MESERO – Il Comune ha deciso di presentare, all’Anci e al Governo, un documento per chiedere a gran voce l’allentamento dell’austerità sui piccoli Comuni. Il comunicato è stato presentato durante il consiglio comunale di ieri sera, mentre il nostro giornale andava in stampa, e messo al vaglio delle opposizioni. I dettagli della discussione ci riserviamo di raccontarveli settimana prossima, ma ci soffermiamo sulla descrizione del documento e dell’impatto iniziale sulle minoranze. Le premesse della richiesta sono le seguenti: “Gli sprechi delle pubbliche amministrazioni non sono da identificare nei piccoli comuni, bensì in altri enti pubblici. I tagli, infatti, mettono in difficoltà i servizi che i Comuni dovrebbero garantire, togliendo inoltre la possibilità di utilizzare gli avanzi d’amministrazione (per Mesero, quasi 800mila euro ndr) a causa del patto di stabilità. Dal 2016 i piccoli comuni saranno costretti a gestire in forma associata le funzioni obbligatorie producendo più costi che risparmi. Vi sarà infine l’obbligo di avvalersi della centrale unica di committenza (CUC) per acquisti e forniture di servizi”. Insomma, gli obblighi che investono i piccoli Comuni sarebbero insostenibili e troppo limitanti. L’amministrazione, a fronte di questo, avanza le proprie istanze: “Si chiede, per i comuni sotto i 5.000 abitanti, il blocco dei tagli ai trasferimenti statali e l’eliminazione del patto di stabilità a partire dal 2016. In alternativa, si chiede un allentamento del patto, verificando triennalmente l’entità dei risparmi, al fine di poter impiegare i fondi eccedenti di volta in volta. In aggiunta, si chiede la possibilità di utilizzare l’avanzo di amministrazione, con esclusione dal patto, per interventi alle scuole e per la messa in sicurezza del territorio. Chiediamo infine l’abolizione dell’associazionismo obbligatorio delle funzioni, a favore del libero associazionismo e il mantenimento diretto per l’affidamento di forniture e servizi”. Considerazioni forti, che, per quanto ne sappiamo nel pre-consiglio, hanno ottenuto l’appoggio delle minoranze, che più e più volte avevano esortato la giunta a compilare questo tipo di richiesta. Il commento del sindaco Fillippo Fusè è stato: “Queste sono un po’ le richieste che vorremmo fare al governo innanzitutto per avere certezze sulle entrate, per cercare di dare respiro alle casse comunali senza dover sempre ricorrere alla tassazione, poter utilizzare le risorse che abbiamo ma che sono bloccate dal patto di stabilità, avere più autonomia nelle scelte gestionali”.