“Rifiuti pericolosi. Un caso per Diana Carbone” è il primo libro di Alessandro Gramegna. Un giallo avvincente, che si legge tutto d’un fiato. E’ ambientato nel nostro territorio tra Abbiategrasso, Robecco, Cassinetta, Albairate e Vigevano
ABBIATEGRASSO (MILANO) – Com’è nato il giallo Rifiuti pericolosi? Tutto è iniziato nel triste periodo del lockdown, quando il mondo si dovette fermare a causa della pandemia da Covid-19. Le poche attività fruibili erano quelle che ebbero la possibilità di trasferirsi nel mondo web, ovvero online. E così, appassionato di lettura soprattutto del genere cosiddetto crime, ho iniziato a frequentare diversi corsi di scrittura creativa. Complice l’esercizio di elaborare l’incipit di una storia, sono bastate alcune pagine e le domande si fecero molteplici: e se provassi a continuare? Se potesse svilupparsi un giallo? Se fosse una storia ambientata tra Milano e Pavia?
LA COPERTINA DEL GIALLO RIFIUTI PERICOLOSI

Il giallo
Altri corsi di approfondimento, qualche lettura di manuali e di libri rappresentativi del genere e pian piano, dopo la definizione di “inizio – svolgimento – fine”, la scaletta ha preso forma e l’incastro delle scene ha generato l’intera vicenda raccontata in Rifiuti pericolosi. Gli obiettivi che mi sono posto nello scrivere la storia mi sono stati chiari fin dal principio: rispettare le “regole” del genere giallo, inserire qualcosa del mio lavoro, qualche riferimento al mio carattere e infine, ma non per importanza, i posti dove sono cresciuto e nei quali ancora oggi amo passare il tempo libero.
I luoghi del territorio
La narrazione ha inizio in una delle piazze più belle d’Italia, la piazza Ducale di Vigevano, dove la protagonista Diana Carbone, sovrintendente capo del commissariato di Abbiategrasso vive e ama fare colazione quando le è possibile. La poliziotta, di origine calabrese come in parte il sottoscritto, mentre è alle prese con cappuccino e brioche, riceve una telefonata dal superiore che l’avvisa di un cadavere appena ritrovato sulle sponde del Naviglio Grande, a Cassinetta di Lugagnano.
L’AUTORE ALESSANDRO GRAMEGNA

Le indagini
Parte così l’indagine della polizia coordinata dall’ispettore Luciano Bosetti, supportato dal punto di vista operativo proprio da Diana Carbone, laureata in Scienze Ambientali, con specializzazione nel settore dei rifiuti; amante della musica dei Queen, dei Nomadi e delle birre artigianali. Riconosciuta l’identità del corpo, la necessità di risolvere la motivazione di quella morte, porta i personaggi a muoversi nel territorio che dalla provincia di Milano sconfina a quella di Pavia.
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Il Parco del Ticino
Si passa così da Cassinetta di Lugagnano alle sponde del Naviglio Grande a Robecco sul Naviglio fino alle vie cittadine di Albairate, dal centro di Abbiategrasso alla cornice storica di Morimondo. Vari passaggi a Vigevano e all’interno del Parco del Ticino, fino alle zone industriali di Parona Lomellina. Rifiuti pericolosi è un viaggio nella pianura padana, dove amori e incomprensioni fanno parte integrante a una vicenda in cui la gestione dei rifiuti è uno dei personaggi principali e il genere giallo viene rappresentato secondo le sue importanti regole di scrittura.