Eviteranno il carcere quattro ragazzi di Magnago e Vanzaghello. Il giudice aveva ipotizzato 6 mesi reclusione, ma poi ha preferito un’elevata sanzione pecuniaria. I giovani vandali avevano distrutto una cabina e seminato il panico in paese

di Deborah Alì

MAGNAGO-VANZAGHELLO (MILANO) – Punizione esemplare per 4 giovani vandali, tra i 19 e i 21 anni. Sono responsabili dei danni compiuti a Magnago con Bienate, nel Milanese, nel gennaio di un anno fa. I quattro, infatti, dopo la sentenza del Tribunale di Busto Arsizio, dovranno pagare 4.500 euro a testa per un totale di 18.000 euro.

Giovani vandali

Gli episodi si erano verificati nella notte tra il 21 e 22 gennaio 2022 in via Diaz. Il gruppetto è composto da due ragazzi di Vanzaghello, uno originario di Magnago ma ora trasferitosi in altro Comune, e uno di cui non si conosce la provenienza; due di loro non erano nuovi a questo genere di microcriminalità: avevano infatti precedenti per atti vandalici. Al momento del fatto i giovani vandali erano tutti maggiorenni; uno è del 2001, un altro del 2002 e due del 2003.

Danni e disagi

I teppisti avevano distrutto una cabina della rete telefonica, causando disservizi in diverse abitazioni, divelto alcuni cartelli segnaletici e uno specchio parabolico per la viabilità di uno stop, lasciando i verti abbandonati a terra. I responsabili erano stati identificati nel giro di poco tempo grazie al lavoro investigativo svolto dalla Polizia locale di Magnago. In un primo momento si era creduto che l’identificazione dei ragazzi fosse stata possibile grazie alla videosorveglianza presente in zona, ma pare non sia stato così.

Il fermo e la denuncia

I giovani vandali sarebbero stati fermati poco dopo aver provocato i danni da una pattuglia dei Carabinieri di Castano Primo, allertati dalla chiamata al 112 di una cittadina. La comandate della Polizia locale, Paola Portaluppi, avrebbe quindi rintracciato i ragazzi grazie alle generalità registrate dai Carabinieri e li avrebbe interrogati fino a quando non hanno confessato. I ragazzi, quindi, erano stati denunciati alla Procura della Repubblica per i reati di danneggiamento della proprietà pubblica, atti vandalici e interruzione di un servizio di pubblica utilità.

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La sentenza

Nei giorni scorsi, la severissima decisione del giudice del Tribunale di Busto Arsizio: una maxi multa da 18.000 euro. Ma al gruppetto è andata bene: in un primo momento, il Gip aveva ipotizzato per loro sei mesi di reclusione. La multa, seppur salata, è certamente meglio del carcere.   Per l’assessore alla sicurezza di Magnago, Franco Piantanida, “la decisione del giudice ha voluto essere un esempio per chi crede che distruggere le cose pubbliche sia un passatempo divertente”.