Parla il rappresentante del Movimento 5 stelle in Commissione Antimafia al Pirellone e boccia il modello Maroni

di Giuseppe Tempestini

Il governatore lombardo, ai tempi degli scandali in casa Lega Nord fra diamanti e finte lauree in Albania, era stato lapidario: serve la ramazza. E lui stesso si era presentato all’infuocata convention padana, con in mano una scopa di saggina. Ma i tempi cambiano e Maroni, diventato nel frattempo presidente della regione più ricca d’Italia, si trova a fare i conti con la giustizia. Prima di tutto con se stesso (è rinviato ai giudizio per due presunte raccomandazioni) e poi con il suo vice presidente, Mario Mantovani, arrestato per corruzione, concussione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. E allora il Movimento 5 Stelle prepara quello che somiglia a un avviso di sfratto. L’occasione si presenta lo scorso venerdì 23 ottobre, nella sede del Movimento 5 Stelle di Sedriano, primo e unico comune lombardo sciolto per mafia. Qui Silvana Carcano, già candidata governatore alle allezioni regionali 2013 e oggi membro della Commissione Antimafia del Pirellone, parla dei guai della Lombardia, colpita dalle inchieste. Prima però una battuta su Sedriano, che il prossimo 15 novembre tornerà alle urne dopo due anni di commissariamento: “Abbiamo incontrato i commissari prefettizi ed è nato un piccolo dibattito sulla questione bilanciamento costi/benefici. Piuttosto che la bancarotta forse è meglio questa sorta di mediazione a opera dei commissari, però bisogna far rientrare nei conti anche il danno reputazionale, quello alla democrazia e alla cittadinanza”. Poi, il caso Mantovani e il nuovo assessore alla Sanità, ancora mancante “Ci spaventa ritrovare in giunta, ancora una volta, dei personaggi oscuri. Il fatto si ipotizzi Fabrizio Sala al posto di Mantovani per noi non è inaccettabile”. E ancora: “Un’altra nostra grossa preoccupazione è Fabio Altitonante: circola il suo nome come assessore alla Sanità. Ma un assessorato così importante deve avere una persona con un curriculum serio, soprattutto sotto il profilo delle competenze”. Parole dure, quelle di Carcano, secondo la quale Maroni non è in grado di governare la Lombardia né da un punto di vista politico né sul versante dell’etica pubblica. E ce n’è anche per Expo: “Siamo riusciti, dopo un anno di lavoro, a convincere i vertici di Expo a rendicontare all’ente partecipato i costi delle bonifiche (attualmente si parla di oltre 70 milioni di euro, ndr). Nel frattempo aspettiamo che il governo entri nella compagine sociale di Arexpo. Se il governo rileverà la quota di Fondazione Fiera e compenserà la cifra forse le cose potranno sistemarsi, se questo non accadrà si procederà con una denuncia di danno erariale contro il governo stesso”. Il tema è la pesante eredità dell’Esposizione universale. Anche in questo caso, per il Movimento 5 Stelle, la giunta Lega-Forza Italia-Ncd ha fatto fiasco. Insomma, il modello Maroni è bocciato su tutta la linea.