I numeri, comune per comune, parlano chiaro: nel nostro territorio, come del resto in Italia, non c’è nessuna invasione. Eppure tutti pensano il contrario
20 AGOSTO 2018
ALTOMILANESE – La percentuale di stranieri nei comuni dell’Altomilanese è in linea con la media nazionale. In Italia, infatti, dove vivono oltre 60 milioni di persone, la percentuale di stranieri è dell’8,5 (pari a 5.144.440); nel nostro territorio, su una popolazione totale di 357.893 persone, gli stranieri incidono solo per l’8,9% (31.732). Numeri quasi insignificanti se si guarda alla vicina Milano, dove vivono oltre 262.000 stranieri, pari al 19,2%.
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In 9 città su 30 analizzate gli stranieri provengono soprattutto dalla Romania, seguita dall’Albania, confermando il trend nazionale (a Milano, invece, gli stranieri sono soprattutto filippini) dove la Romania guadagna il primo posto e l’Albania il secondo, con un’incidenza rispettivamente del 23,13 e dell’8,6%. A seguire troviamo il Pakistan, l’Egitto, il Kosovo, la Cina e l’Ucraina. In alcuni dei nostri paesi, come si evince dai dati riportati nella tabella, la media nazionale dell’8,5% viene superata. È il caso di Arluno (anche se di poco, 8,7%), Cuggiono (9,5%), Sedriano (9,6%), Castano Primo (11,1%), Legnano (11,4%), Magenta (11,5%,), Abbiategrasso (11,8%), Vittuone (11,8%) e Turbigo (12,9%), che si piazza al primo posto per l’incidenza di popolazione straniera.
Basta razzismo!
I numeri, quindi, parlano chiaro e non giustificano l’ondata di razzismo e di odio verso ‘l’altro’ che sta attraversando i nostri comuni e, più in generale, la nostra nazione. Che la percezione sulla presenza di stranieri nel Belpaese sia una percezione distorta, lo confermano gli studi di settore. Il rapporto Eurispes conferma che solamente il 28,9% degli italiani sa che l’incidenza di stranieri sulla popolazione italiana è dell’8%. Per il 35%, infatti, è il doppio, cioè il 16% e per il 25,4% gli stranieri in Italia sarebbero addirittura il 24%. Saranno gli slogan, sarà la propaganda portata avanti ormai da anni da alcuni gruppi politici che, anziché smorzare i toni, li alzano, sarà l’ignoranza dell’italiano medio che non legge e non si informa, fatto sta che meno di un italiano su tre ha una percezione corretta del fenomeno.
La ‘caccia allo straniero’
Per non parlare poi della percezione sulle religioni: solo il 3% degli stranieri residenti in Italia è di religione islamica. Chi l’avrebbe mai detto! Basta aprire i social network o fare quattro chiacchiere al bar per rendersi conto che la ‘caccia allo straniero’ sembra essere diventato lo sport preferito degli italiani. Sono sempre meno quelli che provano, quasi timidamente, a parlare di integrazione, di multiculturalità. Quasi come se ci si dovesse vergognare a non essere ‘razzisti’. Quasi come se dire ‘bruciamoli tutti’ o dichiarare pubblicamente di essere felici, perché qualcuno ha sparato a una bimba Rom di 13 mesi (vedi il caso accaduto a Roma) dovesse diventare la normalità. Chi ha il coraggio di ribellarsi a quest’odio infondato (e i numeri lo confermano) lo faccia. Il prima possibile.