La preoccupazione del sindaco di Inveruno, Sara Bettinelli: “Il Covid non è uno scherzo, adesso basta minimizzare”. Il primo cittadino, intervistato da Libera Stampa l’Altomilanese, illustra la delicata situazione nel territorio
24 NOVEMBRE 2020
INVERUNO (MILANO) – La scorsa settimana abbiamo intervistato il sindaco di Inveruno, Sara Bettinelli, e con lei abbiamo parlato della pandemia in corso.
Sindaco Bettinelli, a Inveruno l’epidemia sta rallentando?
“C’è qualche timido segnale positivo, ma la situazione negli ospedali del nostro territorio è ancora molto pesante”.
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Lei, quindi, non è ottimista?
“Sono realista: quello che dobbiamo fare è attenerci a quella che è la situazione oggettiva della salute pubblica. Ogni giorno il numero dei ricoverati, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, aumenta e tutti i sindaci del nostro territorio sono impegnati quasi 7 giorni su 7, a gestire una situazione davvero difficile, soprattutto sul fronte dei positivi a domicilio e dei quarantenati. Stiamo davvero facendo tutto il possibile, ma se i numeri dovessero salire ancora ci troveremmo in grande difficoltà”.
Di preciso, a quali numeri si riferisce?
“Vorrei ricordare a tutti che non esiste solo il Coronavirus, ma ci sono tante altre patologie che non possono essere trascurate. Le fornisco due dati: dal primo al 18 novembre a Inveruno sono morte 19 persone. Non tutte per Covid, ovviamente, ma si tratta di un numero impressionante. Il secondo dato riguarda il numero totale dei morti in un anno: oggi siamo già arrivati a contare gli stessi decessi di tutto il 2019”.
Sindaco, ma allora come se ne esce?
“Ne usciremo prima di tutto se la smettiamo di sottovalutare il problema e di minimizzare. Frasi come ‘Muoiono solo i vecchi e i malati’, oltre a fare orrore, non sono neppure vere: molte delle vittime, se non ci fosse stato il Covid, sarebbero ancora tra noi”.
E poi?
“E poi se ne esce tenendo comportamenti responsabili e osservando le regole: distanziamento, mascherina sempre e igiene delle mani. E soprattutto, almeno per un po’, si deve uscire solo se necessario e si devono ridurre al minimo i contatti sociali. Non è facile, ma è l’unica soluzione”