Sarebbe 18 i casi di molestie su minori dal 2008 al 2016. Il pediatra Alberto Flores d’Arcais sospeso dall’ospedale. I Carabinieri avrebbe immagini e testimonianze. Gli atti sessuali del medico non avrebbero riguardato i pazienti maschi, ma solo le bambine dai 6 ai 14 anni. L’accusa: “Anche se non presentavano patologie, venivano toccate nelle parti intime”. La difesa: “Medico serio, non avrebbe mai fatto cose del genere”
16 LUGLIO 2016
LEGNANO (MILANO) – Una segnalazione di un medico dell’ospedale di Legnano avrebbe fatto scattare l’inchiesta della Procura di Busto Arsizio su Alberto Flores d’Arcais, 60 anni, primario di Pediatria, oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di “atti sessuali su minorenni”. Un collega dello stimato primario, dunque, si sarebbe accorto di comportamenti decisamente poco professionali, al punto da ritenerli così gravi dall’investire del caso la magistratura. Gli inquirenti, che si sono avvalsi dei Carabinieri nella fase delle indagini, avrebbero raccolto prove inconfutabili, fra cui le testimonianze di alcune mamme e una serie di immagini (non è ancora chiara se si tratta di fotografie oppure di video).
Le intercettazioni e l’inchiesta
Gli investigatori hanno svolto il loro lavoro anche servendosi di intercettazioni telefoniche e ambientali. I casi di molestie sarebbe durati molti anni: dal 2008 al 2016. Per il Pubblico ministero di Busto Arsizio, Francesca Gentilini, si sarebbero registrati 18 casi sospetti. Il medico avrebbe approfittato delle visite – che duravano più a lungo del necessario – per toccare le parti intime di bambine e ragazze di età compresa fra i 6 e i 14 anni. E lo avrebbe fatto, anche se le pre-adolescenti “non presentavano patologie”.
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Nessun abuso sui maschi
I magistrati, nell’attività di osservazione di Flores D’Arcais, avrebbero constatato una evidente differenza tra le visite ai pazienti maschi (sempre svolte nella massima correttezza) e quelle alle bambine e alle ragazze, durante le quali il dottore si sarebbe comportato in modo anomalo e non professionale, tenendo le pazienti nude a lungo, molto più del tempo necessario, e toccandole nelle parti intimi anche “in assenza di patologie”. Comportamenti che hanno insospettito gli inquirenti, perché sarebbero stati reiterati nel tempo.
L’accusa e la pena
Il capo d’accusa ipotizzato dalla Procura è “atti sessuali con minorenni”. Si tratta dell’articolo 609 quater del codice penale, che testualmente recita: “Soggiace alla pena stabilita dall’articolo 609-bis (da 5 a 10 anni di carcere, ndr) chiunque, al di fuori delle ipotesi previste in detto articolo, compie atti sessuali con persona che, al momento del fatto: 1) non ha compiuto gli anni quattordici; 2) non ha compiuto gli anni sedici, quando il colpevole sia l’ascendente, il genitore, anche adottivo, o il di lui convivente, il tutore, ovvero altra persona cui, per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza o di custodia, il minore è affidato o che abbia, con quest’ultimo, una relazione di convivenza. Al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 609-bis (violenza sessuale, ndr), l’ascendente, il genitore, anche adottivo, o il di lui convivente, o il tutore che, con l’abuso dei poteri connessi alla sua posizione, compie atti sessuali con persona minore che ha compiuto gli anni sedici, è punito con la reclusione da tre a sei anni. (…) Nei casi di minore gravità la pena è diminuita fino a due terzi. Si applica la pena di cui all’articolo 609-ter secondo comma (circostanze aggravanti: dai 6 ai 12 anni di carcere), se la persona offesa non ha compiuto gli anni 10″.
La difesa
Ma c’è anche chi, tra colleghi e amici, non crede all’accusa infamante contro il primario di Pediatria dell’ospedale di Legnano, in servizio da dieci anni. Flores D’Arcais viene considerato un medico “serio, competente, che non avrebbe mai fatto cose del genere”. Anche sui social network, dove fioccano i commenti, una mamma prende le difese del dottore: “Con mia figlia si è sempre comportato in modo ineccepibile, molto professionale. E io ero sempre presente durante le visite, non è mai capitato che mia figlia restasse sola”.
La sospensione
Alberto Flores D’Arcais, in ogni caso, è stato sospeso dai suoi incarichi. Lo ha reso noto la direzione dell’Azienda territoriale Ovest Milanese, competente per l’ospedale di Legnano. In un comunicato stampa dei vertici dell’ex Asl si legge: “Abbiamo piena fiducia nella magistratura, augurandoci che la situazione possa chiarirsi nel più breve tempo possibile”.