Arrestato lo scorso 9 luglio, con l’accusa di aver compiuto atti sessuali con minori di 13 anni, non ha voluto aspettare il processo. Alberto Flores D’Arcais, ex primario di pediatria all’ospedale di Legnano, si è suicidato questa mattina all’alba, gettandosi dalla finestra del bagno, al sesto piano della sua casa di Milano. Trovato un biglietto, presumibilmente indirizzato ai familiari, con scritte sole tre parole: “Perdonatemi, vi amo”.  Su un tavolino c’erano dieci buste sigillate, che sono state poste sotto sequestro dalla magistratura

3 SETTEMBRE 2016

di Attilio Mattioni

LEGNANO (MILANO) – Si è suicidato questa mattina all’alba Alberto Flores D’Arcais, ex primario di pediatria all’ospedale di Legnano, agli arresti domiciliari dal 9 luglio scorso con l’accusa di aver compiuto atti sessuali con minori di 13 anni. Il medico si è gettato dalla finestra del bagno, al sesto piano della sua casa milanese di via Belgirate, a pochi passi dalla stazione centrale, schiantandosi nel cortile interno del condominio. Un’ambulanza del 118 è giunta sul posto poco dopo le 7 del mattino ma non ha potuto fare altro che costatare la morte di Flores D’Arcais.  Il magistrato di turno è arrivato in via Belgirate poco prima delle 8: nell’abitazione del medico, che era pulita e in perfetto ordine, è stato trovato un biglietto, presumibilmente indirizzato ai familiari, con scritte sole tre parole: “Perdonatemi, vi amo”.  Su un tavolino c’erano dieci buste sigillate, presumibilmente destinate a parenti, amici e colleghi, che sono state poste sotto sequestro dal magistrato.

L’accusa di pedofilia

Alberto Flores D’Arcais era finito agli arresti domiciliari il 9 luglio, con l’accusa di atti sessuali su minori. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Busto Arsizio Francesca Gentilini e condotta dai Carabinieri dell’omonima città, avrebbe portato alla luce 18 casi di molestie, il primo risalente al 2008. Secondo i magistrati, il pediatra avrebbe toccato nelle parti intime, anche quando ciò non era reso necessario da esigenze mediche, alcune sue pazienti, quasi tutte giovanissime, di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il medico si comportava in modo assolutamente normale con i maschietti ma faceva durare molto più del normale le visite alle giovani pazienti, lasciandole nude per più tempo del necessario e approfittandone per toccarle. Durante le indagini, durate oltre un anno, gli investigatori hanno effettuato video con telecamere nascoste e hanno raccolto le testimonianze delle madri che accompagnavano le figlie alle visite. Di qui, il 9 luglio scorso, la decisione del Giudice per le indagini preliminari di mettere l’ex primario di Pediatria agli arresti domiciliari. Durante l’interrogatorio di garanzia, il medico si era difeso sostenendo che non c’era mai stata nessuna molestia: nel corso delle visite si limitava a controllare lo sviluppo delle pazienti, attività che comporta anche l’esame degli organi sessuali. Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, nel computer del medico sono stati trovati numerosi filmati e immagini, oltre 5000 file, di carattere pedopornografico.

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La vita e la carriera

Alberto Flores D’Arcais era molto conosciuto a Legnano e in tutto l’Altomilanese: dal 2006 era primario di pediatria nell’ospedale di Legnano, dopo essere stato coordinatore della clinica pediatrica del San Raffaele di Milano. Il pediatra aveva partecipato anche a due missioni umanitarie: la prima nel 2001 in Irak e la seconda 4 anni dopo nel Sud Est asiatico, a soccorrere le popolazioni colpite dallo Tsunami. Alla notizia del suicidio, il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Legnano (che aveva immediatamente sospeso il pediatra dopo il suo arresto), Massimo Lombardo ha commentato: “In questo momento prevale in me l’aspetto emotivo, il dolore e il cordoglio. Voglio manifestare la mia vicinanza alla famiglia. Noi medici siamo attoniti e io stesso continuo a ricevere messaggi di cordoglio per questa tragedia umana”.

Indagini in corso

Il magistrato ha disposto l’autopsia sul cadavere di Alberto Flores D’Arcais, anche se non ci sono dubbi sul fatto che l’uomo si sia suicidato. La data dei funerali non è ancora stata fissata.

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