Giacomo Cristello, nel 2015, esplose 4 colpi vicino alla cappella del lazzaretto dedicata alla Madonna del Carmine e ferì il fratello. Il fatto accadde durante la veglia funebre del padre

di Redazione

BUSCATE (MILANO) – Il 60enne Giacomo Cristello è tra gli 11 arrestati nell’ambito della maxi operazione Antimafia denominata ‘Hydra’ che si è svolta nei giorni scorsi in Lombardia. I Carabinieri di Milano e Varese, coordinati dalla Direzione distrettuale Antimafia di Milano, hanno eseguito 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere.

Il passato di Giacomo Cristello

I reati contestati a vario titolo sono: porto d’armi, due estorsioni aggravate dal metodo mafioso, una minaccia aggravata, traffico di droga, spaccio ed evasione fiscale. Tra i nomi spicca anche quello di Giacomo Cristello, molto noto in paese per un episodio accaduto nel 2015. L’uomo, classe 1963, sparò 4 colpi con una pistola calibro 9 contro il fratello minore durante la veglia funebre del padre 76enne.

Cosa accadde a Buscate nel 2015?

Il fatto era accaduto nel 2015 in via Madonna del Carmine. Il motivo? Il fratello minore aveva contestato a Giacomo di non essersi preso cura in maniera adeguata del padre malato, intimandogli di non presentarsi ai funerali. L’uomo era stato escluso dai necrologi. Inoltre, era stato allontanato dalla camera ardente in cui i parenti e gli amici del defunto si riuniscono nelle ore che seguono la morte.

Giacomo Cristello e la sparatoria al funerale del padre

Dopo la sparatoria in via Madonna del Carmine l’uomo era scappato. Fece perdere le sue tracce grazie all’aiuto di due complici. Il fratello, all’epoca 41enne, nel frattempo, era stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Cuggiono con una ferita alla gamba. Dopo 5 giorni Giacomo Cristello – già arrestato nel 2005 per tentato omicidio nell’ambito di un’inchiesta per droga – si era costituito. Ad arrestarlo a Cuggiono erano stati i militari del Nucleo Investigativo di Monza.

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Le intercettazioni dell’inchiesta Hydra

Oggi, nell’ambito dell’inchiesta ‘Hydra’, gli inquirenti hanno scoperto che in un terreno di Castano Primo di proprietà di Giacomo Cristello si sarebbe tenuta un’importante riunione dei clan malavitosi. Gli uomini della Dda e dei Carabinieri del Nucleo investigativo sarebbero riusciti a riprendere l’incontro. Al quale hanno preso parte alcuni soggetti calabresi e siciliani, tutti riconducibili al nuovo ‘Consorzio’ della mafia lombarda.